Che la \’ndrangheta sia ovunque è risaputo, la notizia è che si sta radicando sempre più in quelle provincie dove, se si fosse agito in tempo, non avrebbe potuto \”attecchire\”, cosa che è oramai sempre più evidente. Parliamo di provincie come Mantova, Bergamo, Cremona, Como, Brescia e tante al tre dove le ndrine la fanno da padrona, ormai ben organizzate e radicate in un contesto popolare dove sino a pochi anni fa\’ si poteva veramente dire \”qui la mafia non esiste\”! Purtroppo l\’evitabile è accaduto ed ora ci si ritrova nella situazione non più di prevenzione, tantomeno di cura ma solo di lotta alla \’ndrangheta. La cosa peggiore è che per le procure il problema principale è dove sistemare i migranti, senza ragionare che più ne lasceranno in giro e più frza lavoro daranno alle mafie!
Il procuratore nazionale antimafia: \”La \’ndranghetacolonizza anche Bergamo\”.
\”La ’ndrangheta colonizza molte zone del Nord Italia, tra queste anche Bergamo\”. In un\’intervista a Il Tirreno, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti traccia un bilancio a due anni dalla nomina.
\”Le ’ndrine hanno colonizzato Lombardia, Piemonte, Emilia e registriamo infiltrazioni, da queste regioni, anche nel Veneto dove ci sono indagini in corso. Ma sono ovunque, dal Canada all’Australia, un fenomeno gravissimo\”.
Non basta forse la relazione del numero uno dell’Antimafia per descrivere \”una delle organizzazioni criminali più pericolose del pianeta e nonostante i colpi assestati dalle procure, nettamente la più forte\”. \”Mafia capitale è il nuovo volto, è autoctona ma ha mutuato stile dalle mafie tradizionali, con una forza corruttiva in più: la violenza come “carta di riserva”\”.
Dati sul potere dei clan calabresi?
\”A differenza delle altre organizzazioni che ricavano parte consistente dei propri ricavi nella regione di origine, i ricavi della ’ndrangheta provengono dalla Calabria solo per il 23%, dal Piemonte il 21%, dalla Lombardia (16%) dove il fenomeno è gravissimo ed è stata accertata l’incidenza a Pavia, Varese, Como, Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona, dall’Emilia-Romagna (8%), dal Lazio (7,7%) e dalla Liguria (5,7%). Quindi, il 50% dal Nord-Ovest. Le estorsioni forniscono il 45% dell’importo delle mafie, seguite da droghe (23%), usura (10%), contraffazione e sfruttamento sessuale. La ’ndrangheta è così potente anche per la sua unitarietà. Le altre arretrano. I broker di Scampia riescono a trattare droga con i colombiani ma sono nettamente inferiori ai clan calabresi che controllano il traffico\”.