Una regione abbandonata a se stessa, dove il tasso di disoccupazione è tra i più alti (preoccupante quello giovanile). Una regione dove a farla da padrone è la criminalità, con una \’ndrangheta ormai predominante. Una regione dove per riuscire a sopravvivere e lavorare il miglior modo per farlo è rivolgersi all\’unico ufficio del lavoro sempre aperto ed efficiente, la \’ndrangheta! Ma anche una regione dalle mille bellezze, paesaggi meravigliosi con scorci marini unici, con una storia fatta di realtà e leggende d\’altri tempi. Una regione dai mille colori e dai mille sapori, gente allegra ed ospitale che caratterizza questo lembo d\’Italia meridionale. Ma in tutto questo la politica dov\’è??? Cosa fa\’ la classe politica calabrese per cercare di \”rianimare\” una terra in arresto cardiaco? Quasi nulla, un consiglio regionale più attento alle proprie esigenze che a quelle dei suoi cittadini onesti. Una lotta alla \’ndrangheta quasi del tutto assente con un livello di corruzione altissimo e tutto questo nel più totale silenzio, con lo stesso silenzio in cui è rappresentata sia in Parlamento che in Senato. Ma nessuno fa\’ niente, nessuno dice niente, aleggia un senso di rassegnazione totale in una terra che vuole rinascere, ma che è bloccata da una politica stordita e ubriaca! La Calabria è come una statua infestata dai licheni, è lì dai tempi, ma il suo degrado è progressivamente sempre più marcato!