E\’ bastata mezza giornata di pioggia per creare distruzione, la gente è in ginocchio, case e negozi allagati, veicoli trascinati via dal fango come piume. Disastro annunciato? Forse si! Piani regolatori non del tutto adatti, condoni edilizi concessi con troppa leggerezza con costruzioni a ridosso di torrenti e fiumi. Speculazioni edilizie con Amministrazioni accondiscendenti ed in odor di mafia, senza contare le inchieste sulla \’ndrangheta che non trovano mai fine e, non da meno, la scarsa qualità dei materiali usati nelle costruzioni. Tutto questo ci porta alla cronaca odierna, con una popolazione economicamente già provata dalla crisi e da una disoccupazione a livelli spaventosi. Ora chi ci sarà per la Calabria e i calabresi? Quella stessa politica locale e nazionale che non se ne è occupata sino ad oggi? Magari arriveranno le solite promesse pre elettorali a gestire una situazione che genera denaro, perchè dove c\’è distruzione e sofferenza c\’è speculazione e denaro. Stato o \’ndrangheta (con i suoi palazzinari e amministratori pubblici corrotti), chi si darà da fare per aiutare i calabresi……prima del prossimo disastro?