E\’ stato sotto gli occhi di tutti l\’ennesimo \”sfregio\” al nostro paese, quel funerale di Vittorio Casamonica, boss incontrastato di uno dei clan più potenti della capitale. Sfarzosità e spavalderia in pieno stile mafioso, tipico degli anni 50. L\’ennesima beffa romana, in una città, la città italiana per eccellenza, quella che ci dovrebbe mettere invetrina agli occhi di tutto il mondo che è invece ormai nel più totale abbandono, un Sindaco che si volta dall\’altra parte facendo finta di non vedere, Forze dell\’Ordine impotenti alla mercè di uno Stato del tutto assente o se presente, volutamente disinteressato a far si che certe \”vergogne italiane\” non debbano esistere. E che dire della Chiesa, che è tanto ligia e ferma sulle sue leggi che tanto sbandiera in ogni occasione, che vieta a cittadini onesti di celebrare cerimonie sfarzose e che poi autorizza non solo quella beffarda sfarzosità, ma che addirittura accetta che davanti la chiesa la banda che segue il feretro possa inneggiare musiche da film mafiosi come quella de \”Il Padrino\”. E dov\’era chi avrebbe dovuto controllare tutte quelle persone che in modo spavaldo e senza preoccuparsene più di tanto erano armate di pistola? I Prefetti o i Questori in questo caso dov\’erano? Certo qualcuno potrà dire che non v\’è reato a portare una bara in Rolls-Royce accompagnata da una carrozza con le ruote d\’oro e 6 cavalli, o i bambini sui suv che gettano petali, è vero ma, chi ha autorizzato il volo sulla città (in un momento così difficile per la paura di atti di terrorismo) di un elicottero con lo scopo di gettare petali di rosa sulla folla? E tornando a quella Chiesa, la stessa che il 24 dicembre 2006 negò i funerali a Piergiorgio Welby adducendo come giustificazione che «Welby con i suoi gesti si è messo in contrasto con la dottrina cattolica»….come a dire che quanto visto ieri non era in contrasto con la dottrina cattolica, da dove è arrivato l\’ordine di accettare un funerale di questo genere? Ora, solo ora dopo che i fatti sono avvenuti scoppia la polemica politica, quella politica troppo immersa nelle vacanze per indignarsi abbastanza da bloccare sul nascere questi obrobri, manifestazioni di inciviltà italiana. Viviamo in un paese dove chi da\’ la vita per lottare contro le mafie, se ha la fortuna di essere vivo, viene abbandonato a se stesso, senza la dignità di un lavoro (lo stesso Pino Masciari non lavora più da quando si è affidato allo Stato) e senza la possibilità di rifarsi una vita degna di essere chiamata tale e, chi delinque, può permettersi di agire serenamente ed indisturbato con il benestare delle Istituzioni. Tutto il paese dovrebbe indignarsi dinnanzi a tutto questo, ma la dignità è un dono per pochi! Ormai non solo Roma è abbandonata dalle istituzioni, ma l\’Italia intera lo è e non restano che due sole parole per definire tutto questo: VERGOGNA ITALIA!