Lo stereotipo dello \’ndranghetista calabrese fa\’ parte del passato, oggi chiunque senza scrupoli e con fame di potere oltrechè di denaro, riesce ad entrare a far parte dell\’organizzazione mafiosa tra le più potenti al mondo. E\’ il caso del padovano doc Massimo Dalla Valle, diventato un importante punto di reiferimento per gli affari della \’ndrangheta al nord. Questo ancora ci dimostra che il concetto che mafioso uguale a sud non esiste più da molto tempo ormai. Bastano pochi fattori per generare uno \’ndranghetista o mafioso in genere, fame di denaro e di potere, agganci giusti, scrupoli zero ed ecco che ti ritrovi dall\’altra parte della sponda, poi ancor meglio se sei un politico, perchè in quel caso riesci ad avere i piedi su entrambe le sponde!!!
’Ndrangheta a Padova, caccia ai complici
I contatti locali di Massimo Dalla Valle e l’intercettazione: «Il telefono sotto controllo? Ma no, costa troppo»
Un padovano tra i caporali della ’ndrangheta: un uomo nato e cresciuto a Padova e divenuto punto di riferimento di un sistema ramificato in tutto il mondo. Massimo Dalla Valle, 53 anni, residenza ufficiale in una casa Ater di via Riello 8, a Padova ci veniva spesso per trovare la madre nonostante la sua vita ora fosse in Ungheria. Nella città del Santo e nel territorio veneto manteneva relazioni, sentiva persone, concordava affari. Su questo aspetto ora si concentreranno le indagini delle forze dell’ordine perché Massimo Dalla Valle è accusato di essere un manager della ’ndrangheta, un uomo di fiducia della cosca di Siderno. È finito in manette insieme a una cinquantina di persone nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Calabria e per questo ora sarà esaminato nel dettaglio ogni aspetto della sua vita.
Affari a Padova
C’è una intercettazione telefonica che preoccupa non poco chi indaga sulle infiltrazioni mafiose a Nordest. È una delle telefonate inserite nel decreto di fermo, una delle tante che Massimo Dalla Valle fa per piazzare 20 tonnellate di cioccolato Lindt rubato. Il 1 novembre 2014 mette al corrente Vincenzo Crupi (altro big della cosca finito in manette) che il successivo lunedì aveva appuntamento a Padova, con un personaggio interessato ad acquistare l’intera partita di cioccolata e disposto a caricarla lui stesso in Olanda. Il calabrese risponde con entusiasmo e lo invita a concludere l’affare. Dalla Valle precisa poi di avere fissato il prezzo a 12 euro al chilo perché aveva promesso 2 euro di guadagno (sempre al chilo) a un intermediario. Ora diventa importante sapere chi era quell’interlocutore incontrato a Padova per delineare eventuali ramificazioni sul territorio. Di questo secondo filone più locale potrebbero occuparsi gli investigatori della Squadra mobile di Padova, visto che materialmente hanno fatto l’arresto in via Altinate 87 nell’abitazione della madre. Massimo Dalla Valle è figlio di Lauretta Furlan, 72 anni, ex segretario provinciale della Lega Nord tra il 1999 e il 2000 e ora presidente della Onlus Archimede che lavora nell’ambito della riabilitazione di bambini disabili.
Le intercettazioni
A dicembre dello scorso anno i membri della cosca si rendono conto di essere finiti nel mirino delle forze dell’ordine. Ecco uno stralcio dell’intercettazione ambientale tra Vincenzo Macrì, Vincenzo Crupi e Massimo Dalla Valle.
Macrì: Hai il telefono sotto controllo tu, sicuro.
Dalla Valle: Per che cosa?
Macrì: Per la cioccolata
Dalla Valle: Ma vaff!
Macrì: Come ci hanno preso, io ancora non ho capito come ci hanno… preso, ah? Se lo sapevano qua, perché non sono mai venuti qua?
Crupi: perché nel mercato è uscito lo scandalo Vice! Qui hanno ammazzato uno nel mercato e si è parlato solo per un minuto Vi!
Dalla Valle: Eh, allora Vi’! Lo domandi anche? Io ho il telefono sotto controllo? Tu l’hai detto lo sappiamo tutti…
Macrì: Chi te l’ha detto, Luigi?
Dalla Valle: Ma no Luigi; che centra Luigi, che c’entra il mio telefono; io non ho telefono; che sto parlando, non sono uno che mica fa…. ma tu pensi che ti mettono sotto controllo…
Dalla Valle: …il telefono sotto controllo se ci sono delle cose importanti: se sono droga, ‘ndrangheta, questa roba qua; ma che dici?
Macrì: Ma se glielo mettono da noi anche ai…
Dalla Valle: Ma no a te, lì, mettono…
ma cosa mettono… sai quanto costa fare quelle cose li? Uh!… Non so quanto… Milioni di euro!
Interrogatorio
Oggi a Padova ci sarà l’interrogatorio di garanzia per rogatoria di fronte al gip Lara Fortuna. Massimo Dalla Valle è difeso dall’avvocato Riccardo Benvegnù.