FASANO – Il teatro come strumento per approfondire il tema della legalità. Nella mattinata di ieri (29 gennaio) le classi del biennio dell’istituto “Leonardo Da Vinci”, plesso diretto dalla preside Stella Carparelli, si sono dati appuntamento presso il “Teatro Sociale” per integrare un tema, spesso trattato all’interno delle scuole, attraverso lo spettacolo “Padroni delle nostre vite”, prodotto da Sciara Progetti in collaborazione con Studio Nois, scritto da Ture Magro ed Emilia Mangano. Lo spettacolo racconta la storia vera dell’imprenditore edile calabrese Pino Masciari e ha inizio nel 1994, anno in cui il protagonista subisce minacce, tentativi di estorsione e attentati intimidatori da parte di alcuni clan della ‘ndrangheta.
Il suo diventa un “No” deciso nei confronti delle regole a lui imposte dall’associazione criminale e inizia a raccogliere le prove di tali soprusi per denunciare i suoi aggressori. Parte così il suo esodo e quello della famiglia, sua moglie Marisa e i suoi due piccoli figli, per l’Italia. L’imprenditore entra a far parte, infatti, nel Programma Speciale di Protezione dei Testimoni di Giustizia. Nel suo continuo migrare lungo la penisola è costretto a tener nascosta la sua identità. Nel corso degli anni Masciari si rende conto, però, di esser un uomo spesso solo, non tutelato da quello Stato che doveva proteggerlo, fino a capire che i suoi stessi attentatori sono infiltrati e protetti da politici ai più alti livelli. Tutto ciò non lo farà indietreggiare dal suo desiderio di libertà e di denuncia e comincia ad assistere a tutti i processi diretti ai suoi aggressori, facendone arrestare a decina, e riuscendo, anche, a ripulire la politica da alcuni suoi esponenti.
Lo spettacolo si svolge con un solo interprete in scena, lo stesso Ture Magro che si è occupato della stesura, nella parte dell’imprenditore Masciari, accompagno da due maxi schermi alle sue spalle in cui uno per volta appaiono attori che rappresentano i protagonisti di questa vicenda e con i quali ha continui scambi di battuta. L\’iniziativa di ieri rientra nel progetto che vede gli alunni educati alla cittadinanza attiva e coordinato dalla docente Mina Corelli. A conclusione della rappresentazione l’attore si è trattenuto con gli alunni che, colpiti sensibilmente dalla vicenda, si sono confrontati e hanno posto le loro domande.
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