Oggi non vi parleremo di mafie, di corruzione o di politica ma, di violenza che sotto certi aspetti è ancor peggio delle prime menzionate. La violenza psicologica che fa\’ più male di uno schiaffo perchè ti segna nel cuore e nell\’anima tanto che, a volte, ne condiziona il futuro. Ma veniamo ai fatti, Bianca e Sabrina sono due ragazze che per 4 lunghi anni hanno vissuto con 2 genitori affidatari, Tiziana Cardile e Mauro Ferri. Non ci addentreremo sul passato di queste due ragazzine perchè sicuramente pieno di dolore e sofferenza ma, in questi 4 anni hanno ricevuto solo amore ed attenzioni, come ogni figlio meriterebbe e di conseguenza gli stessi genitori affidatari ne sono stati ricambiati. Ora accade che, la decisione di un giudice \”strappa\” dalle mani amorevoli dei due genitori le ragazzine per destinarle a due famiglie differenti, assurdità? Follia? Si forse e anche di più ed ovviamente immaginate un attimo il dolore delle bambine e quello dei genitori affidatari che pur richiedendone l\’adozione ed avendone pienamente i requisiti (altrimenti non avrebbero lasciato le bambine nelle loro mani) si vedono togliere le ragazzine perchè, la risposta dei servizi sociali e quella del giudice incaricato è stata: \”non c\’è più tempo a disposizione perchè l\’iter è scaduto\”. Ma come, in un paese dove scarcerano delinquenti, non ne condannano altri, in un paese dove le leggi vengono eluse ogni giorno anche da chi dovrebbe tutelarle, in un paese dove si lotta per i diritti dei minori, si \”frantuma\” una famiglia smembrandone la parte più fragile? Rabbia? Si tanta, perchè è assurdo che ci si fossilizzi dietro un cavillo dato semplicemente da una scadenza a discapito della vita di una famiglia ma soprattutto di due ragazzine, che credevano finalmente d\’aver raggiunto la felicità e si ritrovano invece a dove re ricominciare tutto dall\’inizio! Anche in questo caso come in tanti altri un giudice ha deciso la sorte di due ragazzine innocenti, ma chi ha potuto giudicare la decisione del giudicante? NESSUNO!!! Di seguito vi proponiamo la lettera di dolore e di rabbia che i genitori hanno affidato ai social perchè impossibilitati ad avere alcun legame con le ragazzine.
Bianca. Sabrina. Se state leggendo è perché ci state cercando. Vi chiedo scusa perché sto rendendo pubblico un dolore che andrebbe consumato in privato ma questo è l’unico modo che ho per sperare che un giorno Vi potremo rivedere o anche solo risentire. Mercoledì 15 Giugno 2016 i servizi sociali ci hanno chiamati per comunicarci che il giudice aveva emesso il nuovo provvedimento. Il provvedimento diceva che sareste state separate e date in adozione a due famiglie diverse e che noi non avremmo piu’ potuto ne vederVi e neppure sentirVi e non avremmo mai saputo dove sareste andate a continuare la Vs piccola, devastata vita ma questo, forse, alla data di oggi ( 22 Giugno 2016) forse già lo sapete anche Voi. Cio’ che non sapete è che Noi abbiamo tentato qualsiasi cosa per riportarVi a casa ma nulla è stato possibile. Non pensavamo potesse finire cosi’. Non pensavamo che i servizi sociali, che sicuramente da tempo avevano stabilito un nuovo progetto per Voi, ci mettessero di fronte al fatto compiuto senza darci nessuna possibilità. Ci è stato detto che non eravamo nell’elenco delle famiglie adottive che erano in possesso dei requisiti adeguati; che anche noi probabilmente avevamo tutti i requisiti ma che dovevamo essere “valutati” e questo richiedeva tempo e tempo non ce n’era piu’ . Che l’avervi avute in affido per 4 anni durante i quali avevamo imparato ad amarci e ad essere una bella famiglia non aveva alcun valore. Che tutta la documentazione prodotta nell’arco di cinque anni da psichiatri, psicologi, assistenti sociali, periti del giudice che riguardava me e papà non poteva essere trasferita dall’ufficio affidi all’ufficio adozioni in modo da sveltire la “valutazione”. Perché non si puo’, non si puo’ e così sia. Siamo tornati a casa sconfitti, non ci è permesso neppure darvi le vs cose, giocattoli e foto, soprattutto le foto, la nostra vita insieme. Ci è stato detto di fare due pacchi separati uno per Te Bianca e uno per Te Sabrina. Come se la vita delle persone si potesse dividere e riporre dentro a delle scatole da consegnare separatamente. Oggi Bianca ho acceso il tuo cellulare, hai piu’ di 500 messaggi delle tue amiche. Io e Papà Vi vogliamo dire che Vi vogliamo bene, ma questo l’avete sempre saputo. Quello che dovete ricordare sempre è che se un giorno ci cercherete, noi non potremo farlo perché i Vs cognomi cambieranno, saremo qui ad aspettarvi, che la casa dove avete vissuto sarà per sempre la vostra casa e che ancora speriamo che Toffee con la quale siete state cucciole insieme possa mantenere la promessa di essere, un giorno, un vecchio cane che accompagna due meravigliose e coraggiose giovani guerriere a discutere la tesi di laurea. Mamma e Papà