Vedere la mia terra martoriata dalla \’ndrangheta, mi ha sempre lasciato quell\’amaro in bocca che nessuna \”bevanda\” potra mai toglierti, ma vederne affidata la gestione a, probabilmente immeritevoli persone, l\’effetto non è da meno. La notizia di questa Domenica di festa, di questa giornata in cui la memoria torna a 35 anni fa in occasione della commemorazione dell\’uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, come dicevo la notizia è che al \”portinaio\” del Comune di Vibo Valentia, è stato assegnato un nuovo incarico e non un incarico qualunque, \”componente della struttura ausiliaria dell\’Avvocatura calabrese\”, che in pratica è l\’organo che tutela in sede giudiziaria gli interessi della Regione. Ora per tale incarico ci si aspetterebbe che come minimo il requisito per ricoprirlo sia avere una laurea in giurisprudenza e non da meno anche una navigata esperienza in questo campo, ed invece no, un incarico così importante viene affidato all\’usciere del Comune di Vibo, tale Pietro Giamborino che ad onor del vero una laurea ce l\’ha, ma in lettere e filosofie e pertanto mi chiedo, con che criterio gli è stato affidato l\’incarico? Con che capacità riuscirà ad espletare incarichi e giudizi legali se non è il suo campo d\’azione??? Molti dubbi sorgono in merito a questa nomina, perchè se è vero che le Avvocature Istituzionali ricoprono ruoli importantissimi nell\’ambito legale degli stessi, come si può pensare di affidarne uno come quello regionale calabrese nelle mani di una persona che non ha nè il titolo nè l\’esperienza e nè tantomeno le capacità professionali per ricoprirlo? Buona Domenica Amici Miei
Pino Masciari
fonte: corrieredellacalabria.it