Dopo il caso di Cateno De Luca, neo consigliere regionale arrestato per evasione fiscale, è toccato ad un altro neo deputato della Regione Sicilia a finire sotto inchiesta e questa volta l\’accusa è altrettanto più grave, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per compravendita di voti. Si tratta di Edmondo \”Edy\” Tamajo, 41 anni, eletto nelle fila del centrosinistra che sosteneva Fabrizio Micari che \”avrebbe\” comprato voti, durante le recenti elezioni siciliane, al prezzo di 25 euro per ciascuna preferenza. Se queste pesanti accuse venissero confermate, è chiaro che il risultato elettorale è stato falsato e pertanto andrebbe sicuramente annullato. Ovviamente speriamo che tutto questo non accada, ma se non fosse così ci troveremmo nuovamente di fronte all\’ennesima cultura corruttiva che attanaglia quella parte di politica italiana che non riesce a \”convivere\” con l\’onestà!!!
Un voto 25 euro. Indagato neo eletto (nel centrosinistra) in Sicilia per corruzione elettorale
Edy Tamajo su Facebook: \”Stupito dell\’inchiesta, mai comprato un solo consenso\”
Dopo Cateno De Luca arrestato per evasione fiscale, un altro neodeputato regionale siciliano finisce nella cronaca giudiziaria. Si tratta di Edmondo \”Edy\” Tamajo, 41 anni, eletto nelle fila del centrosinistra che sosteneva Fabrizio Micari. Con l\’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale Tamajo risulta indagato. L\’accusa è aver comprato voti, alle consultazioni di domenica scorsa, al prezzo di 25 euro per ciascuna preferenza.
Tamajo, il più votato della provincia di Palermo, con quasi 14 mila consensi personali, era nella lista di centrosinistra Patto dei democratici per le riforme-Sicilia futura. Con lui sono sotto inchiesta altre tre persone: Giuseppe Montesano, Cristian D\’Alia, Nicolina D\’Alia, ritenuti i suoi galoppini elettorali. L\’inchiesta è scaturita dalle intercettazioni effettuate nell\’ambito di un\’altra indagine, riguardante il candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli, indagato per voto di scambio politico-mafioso.
Tamajo sarà ascoltato nei prossimi giorni. Gli investigatori hanno atteso la chiusura delle urne e poi hanno iniziato a effettuare perquisizioni e sequestri, sentendo a sommarie informazioni gli elettori il cui voto sarebbe stato comprato: alcuni di loro avrebbero confermato di avere preso soldi in cambio della preferenza. Per Tamajo è possibile anche il giudizio immediato. La vicenda apre scenari imprevedibili anche a proposito della regolarità del voto: perché le intercettazioni a tappeto negli ambienti politici rischiano di scatenare un terremoto e altri candidati sarebbero coinvolti nell\’indagine della Procura diretta da Francesco Lo Voi.
\”Apprendo con stupore dell\’avvio dell\’inchiesta giudiziaria nei miei confronti. Posso affermare, senza timore di smentita, di non aver mai comprato un solo consenso, ma di aver costruito la mia carriera politica sull\’attività quotidiana a favore della gente e della collettività. Si tratta di condotte che sono lontano anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo politico\”. scrive su Facebook Tamajo. \”Ho dato la mia totale disponibilità – aggiunge – all\’autorità giudiziaria per chiarire questa incresciosa vicenda che sono sicuro, grazie al lavoro dei miei avvocati riuscirò prestissimo a dimostrare che si tratta di un infondato castello di accuse. Staro\’ in silenzio per qualche giorno; un silenzio pieno di rabbia e un cuore lacerato che batte forte\”.