Nei giorni scorsi era apparso un articolo su una nota testata giornalistica del sud dal titolo \”Lo Stato prepara la risposta ai roghi della \’ndrangheta\” e leggendone il titolo ci saremmo aspettati una notiziona del tipo che lo Stato scende in prima linea con l\’esercito oppure che sono in atto fiumi di arresti o ancor meglio che lo Stato sta inasprendo le leggi verso chi si macchia di reati mafiosi di qualunque genere, ma niente di tutto questo purtroppo! Ovviamente non vogliamo puntare il dito verso la testata giornalistica che fa egreggiamente il proprio lavoro ma contro l\’inadeguatezza e la mancata incisività del nostro Stato che è più preso da questioni pre elettorali o da beghe da asilo tra politicanti capaci solo di contrastare l\’avversario di turno che tenta di toglierli da sotto i piedi la poltrona. Si parla si parla e si riparla, si organizzano tavoli di confronto, inchieste che portano al vuoto assoluto e tutto mentre la \’Ndrangheta e comunque tutte le mafie continuano ad agire indisturbate nel nostro paese (e non solo). Le mafie si contrastano con i fatti, con serietà e anche con un bel po di cinismo, perchè con quello che lo Stato sta ora facendo per contrastarle è da considerarsi inefficiente ed inadeguato, alla pari di una semplice multa per divieto di sosta. La domanda che più in qesti ultimi tempi si ripresenta nella nostra mente è: \”ma lo Stato vuole veramente combattere le mafie?\” L\’unica risposta è un semplice quanto tragico \”NO\”!