Pino Masciari parteciperà alle giornate di Palermo del 18-19-20 luglio in occasione dell\’anniversario dell\’assassinio di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta Emanuela Loi , Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L\’evento non è meramente commemorativo ma di viva partecipazione della società civile.
QUI il programma dal sito del comitato promotore 19luglio1992.
Siamo in attesa di ricevere conferma riguardo due interviste in diretta a Pino, per cui vi consigliamo di seguire il blog e non perdere i due appuntamenti: su Antimafia di Sicilia e su Telemia. Avremo maggiori informazioni appena ce le comunicheranno.
Mantenete viva l\’attenzione! …e per cortesia aiutateci a diramare l\’informazione condividendola sui social network.
Fare RETE, sempre!
Sarà affetuosamente meraviglioso e quanto mai significativo ritrovare Pino anche in tale occasione. Speravo con tutto il cuore nella sua presenza.
Nel frattempo invito anche io tutti gli amici , questa grande famiglia “allargata”, a mantenere alta l’attenzione su Pino e famiglia. Parlare, raccontare e condividere ogni cosa, per loro, ma anche e soprattutto per noi tutti.
Vi abbraccio immensamente, ci vediamo a Palermo Masciari!!! 🙂
Ciao Pinooooo! Ci vediamo a Palermo!!
Un abbraccio da Siracusa!
Matilde
caro Pino,
ti mando un forte abbraccio dal trentino ; )
cristina
Uffa, non potrò esserci 🙁
Non mangiare troppo Pinuzzo 😀
Baci alla rete…
daghi.
Quel giorno, il 19 luglio 2009 a Palermo, io me lo immagino come la una marcia silenziosa e fiera di un popolo che non vuole più chinare la testa dinanzi al potere osceno che decretò morte in quella estate del 1992. Sappiamo , immaginiamo, che la morte dei giudici Falcone e Borsellino e degli uomini delle loro scorte venne decretata di concerto fra le mafie ed i poteri che “governano” questa parvenza di repubblica italiana. In quella estate i giudici Falcone e Borsellino, la signora Morvillo , moglie del giudice Falcone, gli uomini delle scorte , persero la loro vita perchè , forse, vicino era il disvelamento dei rapporti che legavano, e legano tuttora, parti corrotte delle Istituzioni alle mafie. Chi ha vissuto quei giorni, ricorda tutto: nomi, volti, immagini , emozioni , suoni, dolore, rabbia. In questi mesi , coloro che hanno imparato a conoscere Pino Masciari, hanno sentito tante volte dalla sua voce , episodi di vita legati a quegli anni , i primi anni del ’90. Personalmente , mi capita spesso di riflettere sulla vicinanza dei tempi storici che legano le stragi siciliane e la scelta coraggiosa di Pino Masciari. Mi sono chiesto se la scelta di Pino Masciari di denunciare ‘ndrangheta e collusi non sia stata in qualche modo anche il frutto dell’indignazione popolare che si solllevò in quei mesi e che fece sperare , davvero , che il popolo italiano potesse spazzasse via il marciume di una classe dirigente che non aveva saputo proteeggere la vita dei suoi “servitori” più fedeli e capaci. Mi ricordo i balconi di Palermo dai quali sventolavano lenzuola bianche , a simbolo della volontà di rivolta contro la mafia, mi ricordo le parole della moglie dell’agente Vito Schifani che si rivolgeva ai mafiosi , certamente presenti quel giorno nella cattedrale di Palermo il giornodel funerale del giudice falcone. Mi ricordo il viso e le parole del giudice Borsellino nei giorni immediatamente successivi , conscio del poco tempo che gli restava. Io mi ricordo le speranze di quei giorni: speravamo che lui riuscisse a scoprire mandnti ed esecutori della strage del suo fraterno amico Giovanni. Speravamo che lo avrebbero protetto. Invece sappiamo come finì. Pino Masciari in quei giorni era un giovane e brillante imprenditore calabrese, che vedeva consolidarsi ed affermarsi una attività imprenditoriale importante. Avrebbe potuto pensare ed agire “come fanno tutti”: ascoltare “consigli” e suggerimenti, pagare , tacere. I valori che avevano improntato la vita di Pino Masciari e della sua famiglia sono gli stessi che non fecero indietreggiare uomini come quelli che persero la vita in quei giorni dell’ estate del 1992. Per questo motivo , penso che la presenzza di Pino Masciari sia una ulteriore dimostrazione di quella frase che tutti noi conosciamo: “Non li avete uccisi . Le loro idee camminano sulle nostre gambe”. In questi ultimi mesi , nei quali ho avuto l’onore di conoscere da vicino Pino e Marisa Masciari , mi sono trovato a pensare tante volte alla frase che pronunciò Paolo Borsellino, anche questa divenuta il simbolo dell’anelito alla rinascita del Sud: “di generale commozione, affermava: “La lotta alla mafia,primo problema morale da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata, non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolga tutti, che tutti abitui a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità”. L’azione e l’agire di Pino Masciari in questi mesi, a mio parere , seguono proprio la direzione indicata da Paolo Borsellino. Ed è per questo che noi tutti dobbiamo continuare ad accompagnare quel cammino! Naturale e giusto che Pino masciari sia là , in quel giorno , insieme a Salvatore Borsellino, accanto a tutti coloro che rappresentano gli italiani che non vogliono più continuare a chinare la testa , e che pretendono la verità su quelle morti dell’estate del 1992 e quanto si cela dietro quelle morti. Affinchè non accada mai più
Carissimo Pino, un abbraccio a te , a Marisa , ad Ottavia a e a Francesco.
Arturo Francesco Masciari