Abbiamo sempre seguito con interesse le iniziative portate avanti dalla Confindustria siciliana per osteggiare il racket e accogliamo con soddisfazione la seguente notizi. Rinnoviamo la solita domanda, riproposta più volte dal nostro blog, anche in una lettera aperta di Pino Masciari: era chiaro che l\’imprenditore che non denuncia il racket viene espulso da Confindustria; da oggi sappiamo che l\’impresa mafiosa viene espuls.
…non abbiamo ancora capito quale posizione prende Confindustria per sostenere gli imprenditori onesti che denunciano o hanno denunciato il racket.
Siamo certi che questo dubbio verrà fugato presto e che la terza fase di Confindustria sarà il sostegno diretto e concreto agli imprenditori onesti che si oppongono al vile ricatto – così da innescare il volano virtuoso per favorire la testimonianza e la denuncia – continuiamo a seguire le vicende dell\’importante associazione di categoria.
Azienda espulsa da Confindustria e AddioPizzo di Aaron Pettinari – 8 agosto 2009
Palermo. “L\’associazione che si è tanto impegnata contro il racket deve passare alla fase due, mettere alla porta gli imprenditori mafiosi.
L\’imprenditoria mafiosa continua a lavorare alacremente a Palermo, a frequentare i salotti. Domina la città.
Ci sono troppi imprenditori che hanno occupato fette di mercato e che continuano a farlo. Mentre noi aggiustiamo il passato ci vuole qualcuno che aggiusti il presente. Perché c’è ancora un dominio mafioso e para-mafioso che impera a Palermo?”
Queste le dichiarazioni che qualche settimana fa il sostituto procuratore di Palermo, Roberto Scarpinato, che dirige il dipartimento “mafia-economia” alla Dda, aveva rilasciato a latere di una conferenza stampa su un sequestro di beni da 200 milioni all\’imprenditore Francesco Pecora.
Detto fatto. Confindustria è intervenuta immediatamente, prima con le parole del presidente Ivan Lo Bello che aveva avallato ulteriormente le considerazioni del magistrato, poi con l\’espulsione della prima azienda. Si tratta della Aedilia Venusta, con ad l´architetto Vincenzo Rizzacasa, noto imprenditore proprietario di grossi edifici storici della città. Un\’impresa edile che aderiva alla campagna di consumo critico e che era regolarmente iscritta ad AddioPizzo.
Da dieci anni direttore tecnico della Aedilia Venusta è Francesco Sbeglia, condannato in primo grado a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo collegato alle attività della ex Cassa rurale e artigiana di Monreale. Il padre Salvatore, anch\’egli ex collaboratore dell\’azienda, era stato condannato per mafia ad otto anni, come costruttore prestanome dei boss. Per questo motivo AddioPizzo prima (con delibera del 3 giugno) e Confindustria Sicilia poi (lo scorso 29 luglio) non hanno potuto far altro che espellere dalle proprie fila la ditta. L\’azienda, che stava lavorando con la holding “Gruppo Venti” per la ristrutturazione di un immobile in via Roma, ha annunciato ricorso contro la decisione di Confindustria e non ha lasciato ulteriori commenti. L\’ ad Rizzacasa ha incontrato nei giorni scorsi i vertici di AddioPizzo che hanno spiegato in un comunicato che la decisione è stata presa per “ragioni di opportunità e convenienza, che prescindono del tutto da qualsiasi responsabilità di tipo penale”.
Buongiorno Masciari di tutto il mondo 🙂
Dopo le parole dell’articolo, resto in attesa e con le orecchie aperte su eventuali prese di posizione da parte di tutte le associazioni anti-mafia riguardo al distaccarsi da personaggi “amici” che, tante volte, sarebbe bene allontanare dal proprio giro.
Quelle “ragioni di opportunità e convenienza”, insomma: che ci sia coerenza con il messaggio che si porta avanti.
Buona giornata ai Pini :* Bacissimi!!!
..e mi vengono in mente le parole di Pino quando afferma: io il mio l’ho fatto..”ora tocca alla coscienza, alle gambe e alla testa di ognuno ….gli opportunisti li lasceremo indietro…non sappiamo che farcene…
Un saluto ai Masciari..tutti tutti Anna
Pino caro una giornata serena per voi..un pensiero speciale per Marisa e un abbraccio ai ragazzi…
con voi sempre…Anna
caro Pino,
in questi giorni mi sono fatta sentire poco perchè avevo difficoltà a connettermi ad internet. Ma ho sempre pensato a te e a Marisa.
un caro abbraccio
cristina
carissimi Masciari
buon Ferragosto!!! : )
cristina
Ciao a tutti!
Data la lunga assenza (fino a metà settembre fra vacanze e impegni professionali mi sarà difficile connettermi regolarmente)ho molto da commentare..ma cercherò di essere breve, per non annoiare nessuno.
Innanzitutto ESTREMA SOLIDARIETA’, sebbene purtroppo in ritardo, per l’ennesima intimidazione subìta da Pino! Incazzata nera per questo schifoso atto! Tanto più che è avvenuto nel giorno del ricordo della strage di Via D’Amelio! Vergognatevi!! Chiunque sia stato a mettere quell’ordigno si vergogni profondamente di aver tentato di inimidire un grande uomo qual è Pino e di aver infangato col suo gesto la memoria di un grande giudice qual era Borsellino!! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!!!! Comunque Pino non mollare!! Noi ci siamo!
Grande orgoglio invece per il Comitato nato a Reggio Calabria!!! So bene quanto sia difficile vivere in quella città, visto che è la mia città natale, in cui torno spesso, dove ho i parenti e che continuo ad amare! DAVVERO ORGOGLIOSA DI QUESTO GRANDE PASSO! VICINA AI RAGAZZI REGGINI CHE SI SONO MOBILITATI!!!
No commenti sulle dichiarazioni di Pecorella circa Don Diana! Avevo letto sul giornale e sono rimasta sconvolta e arrabbiata!!! Come si può continuare ad infangare la memoria di queste persone??? Sempre la solita storia in Italia…sempre a mettere dubbi su chi lotta contro la criminalità organizzata. Tanto che ormai è talmente difficile distinguere fra vero e falso che non si capisce più di chi ci si può fidare! Che tristezza!!
Felice invece per i sequestri effettuati dalla magistratura sui beni della ‘ndrangheta…colpirli economomicamente è sempre una buona strategia!
Un saluto alla MITICA famiglia Masciari! E a tutti i ragazzi del blog!
Rosa