Pino Masciari è ora cittadino onorario di San Sperate insieme a tutta la sua famiglia! La prossima tappa è a Roma, per la Marcia delle Agende Rosse organizzata dalla società civile su ispirazione di Salvatore Borsellino. Per molti amici di Pino Masciari di tutta Italia sarà l\’occasione di ritrovarci. Infine una nota: ci scusiamo ma ieri poco prima della diretta video il blog ha avuto un down della quale stiamo verificando l\’origine. Immediato il ripristino per permettere la trasmissione della conferenza di Pino Masciari ma come vedete dobbiamo risistemare alcune sezioni del blog. Scusate l\’inconveniente che non è dipeso da noi.
Pubblichiamo ora l\’interpellanza presentata il 21 settembre 2009 dall\’On. Pierfelice Zazzera (IDV), che rinnova il sostegno a Pino Masciari con esemplare continuità. Come sarà pubblica la risposta da parte del Viminale la pubblicheremo:
Atto Camera
Interpellanza 2-00475
presentata da
lunedì 21 settembre 2009, seduta n.217
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell\’interno, per sapere – premesso che:l\’imprenditore edile calabrese Pino Masciari è noto testimone di giustizia sotto programma speciale di protezione per aver denunciato rapporti inquinati con la magistratura e la politica;Pino Masciari ha dato un enorme contributo alla giustizia perché senza la sua preziosa testimonianza ed il suo coraggio, non sarebbe stato possibile sgominare numerose famiglie della `ndrangheta calabrese;
la meritoria opera dei testimoni di giustizia è incoraggiata da un sistema di regole la cui ratio è quella di garantire la sicurezza del soggetto tutelato, preservandolo da azioni intimidatorie o violente, assicurando allo stesso tempo i diritti e le libertà derivanti dallo status di libero cittadino;
sulle minacce e sui condizionamenti, nei testimoni di giustizia prevalgono sensibilità istituzionale e senso civico, stimolati e sostenuti dal suddetto complesso di norme cui lo Stato si avvale per impedire che questi soggetti rimangano vittime del proprio coraggio;
una delle principali misure di sicurezza assicurate ad un testimone di giustizia è la permanenza in una località segreta, condizione in cui attualmente vive Pino Masciari e la sua famiglia, composta dalla moglie e due figli minorenni;
ciononostante nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2009 due uomini si sono introdotti nell\’abitazione segreta di Pino Masciari, dopo aver parcheggiato una vettura con un complice a bordo sotto la casa;
Masciari e la moglie, accortisi della presenza di uno sconosciuto nella camera da letto, sono riusciti a dare l\’allarme e a mettere così in fuga gli intrusi, che si sono poi dileguati utilizzando la macchina del complice;
il gravissimo evento si è verificato a pochi giorni di distanza da un ulteriore episodio intimidatorio datato 20 luglio 2007, quando su una finestra dell\’ex sede dell\’azienda «Masciari costruzioni» è stato rinvenuto un ordigno esplosivo, con tutta evidenza indirizzato a Pino Masciari;
all\’interpellante infine risulta che a seguito dei citati gravissimi episodi non siano stati presi debiti provvedimenti per rafforzare le misure di sicurezza nei confronti di Pino Masciari e della sua famiglia, anzi: per contro, ad oggi essi sono totalmente privi di misure di sicurezza;
i fatti descritti in premessa accaduti a Pino Masciari, uomo che da ben 12 anni combatte la mafia, certo non stimolano ed incoraggiano i cittadini ad affidarsi alla giustizia e a ribellarsi alle intimidazioni del racket -:
se il Ministro interrogato non intenda chiarire come sia stato possibile che sconosciuti siano riusciti ad introdursi nell\’appartamento segreto di un testimone di giustizia, assicurandosi peraltro anche l\’appoggio di un complice sotto la casa, se il trattamento riservato a Pino Masciari dai competenti organi responsabili della sua sicurezza sia adeguata a quanto previsto dalle norme in materia e in caso negativo, quali provvedimenti intenda adottare;
se l\’incolumità di Pino Masciari sia effettivamente assicurata;
quali iniziative il Ministro intenda assumere per stimolare i cittadini a ribellarsi alle intimidazioni del racket garantendo adeguata protezione ai testimoni di giustizia.
(2-00475)«Zazzera».
Ringrazio tantissimo Piefelice Zazzera, per il suo impegno e per quanto ancora farà per la Famiglia Masciari !
Ciao paPino abbraccia forte forte come sempre,
Marisa Ottavia e Francesco !
A domani !
Michele Ranieri Masciari
A domani, resistenti!
Salve, non riesco a visualizzare la vostra e- mail, avrei bisogno di chiedervi alcune info. Sto scrivendo un articolo su Pino Masciari per il periodico indipendente Lo Scirocco (Ugento, Le). Ci siamo interessati tantissimo alla sua causa, e vorremmo supportarla attraverso la divulgazione della sua storia. Esprimiamo la nostra solidarietà a lui e a tutta la sua famiglia.
Valentina Rosafio
Sono con voi…con agenda rossa in mano..
forza…
che la giustizia trionfi…..anna
forza pino..forza..marisa ..ragazzi tutti…
Vi ho pensato molto oggi! Sarebbe stato bellissimo partecipare. Un grazie speciale all’On. Zazzera e un saluto caloroso a Pino e famiglia!
Ciao Pino, ho avuto l’onore di conoscerti a San Sperate. Sono al tuo fianco in questa battaglia che non dovrebbe esistere in un cosiddetto paese civile. La mia speranza è quella di rivederti fare l’imprenditore. Dobbiamo lottare tutti insieme, possiamo farcela. Un abbraccio a te ed a tutti coloro che ti sostengono.
ciao a tutti, so bene che questo mio intervento susciterà l’ira funesta dei cortigiani di re pino ma ho qualcosa da dire…premetto che anch’io vivo la stessa situazione di masciari da quando ero molto piccola; per il coraggio dei miei genitori ho sempre avuto a che fare con servizio di protezione e scorte varie ma il racconto del signor masciari è veramente gonfiato! Non sarà tutto rose e fiori, i problemi ci sono, ma la protezione si fa se la persona interessata, prima di tutto, vuole essere protetta. Io non dico mai a nessuno che spostamenti faccio, prima di farli li comunico al servizio per tempo e, grazie a Dio, fino ad oggi non mi è mai successo niente e vivo questa situazione da un pò di anni! Anche noi siamo dovuti scappare dalla località d’origine perchè minacciati di morte, anche a noi è stato detto che siamo ” morti che camminano” ma non per questo lo andiamo a spifferare ai quattro venti! Chi è in pericolo, ma veramente in pericolo, tace e cerca di ricostruirsi una vita nel silenzio e nell’anonimato perchè, cari cittadini italiani, la prima protezione la fa il testimone! Non c’è programma di protezione o scorta che tenga ( è comodo avere l’autista sotto casa che t’aspetta)! Noi con la scorta ( che abbiamo solo quando torniamo in località d’origine) ci viviamo molto male, e non perchè siano ragazzi cattivi, ma perchè ti senti soffocare, perchè non puoi fare un centimetro da solo, perchè sei limitato in ogni tuo passo. E non perchè ti perseguitano ma perchè fanno il loro lavoro seriamente! Noi non abbiamo mai avuto problemi con gli uomini della scorta, nè con gli agenti nop, nè con gli uomini del servizio eppure anche noi siamo testimoni di giustizia! Masciari per la sua tracotanza e la sua prepotenza sta rovinando tutti! per colpa di uno pagano tutti! eppure soldi ne ha avuto a fiumi! Gli è stato offerto il più alto risarcimento, perchè non lo dice invece di fare il martire della Patria?
Vivere da testimone di giustizia è vivere una tragedia, un dramma personale che ti porti dentro e che cerhi di dimenticare…quando siamo arrivati nella località protetta eravamo distrutti ma anche felici perchè lo Stato, da quel momento in poi, ci avrebbe protetti e ci stava dando la possibilità per tornare a vivere normalmente!
e comunque, anche noi oggi eravamo in piazza con agenda rossa…ma non per questo stavamo sotto i riflettori…perchè noi abbiamo paura davvero…da questa storia ho imparato una cosa…che si fa il proprio dovere non perchè qualcuno ci dica grazie o bravi, ma per se stessi e per la propria dignità…masciari avrà sicuramente fatto delle cose giuste ma io credo che ad un certo punto una persona voglia e debba voltare pagina e ricostruirsi una nuova vita…sinceramente non credo che questo sia il modo giusto…anche perchè così crea problemi a tutti gli altri testimoni! sappiate che masciari non è l’unico testimone di giustizia!
Ciao Sonia, mi chiamo Andrea Sacco. Leggo quanto racconti della tua storia personale senza mettere minimamente in dubbio la tua esperienza.
Non posso tacere però di fronte alle tue affermazioni riguardo alla situazione di Pino in quanto non è quella che reputi di sapere.
cara sonia,
onore a te e alla tua famiglia per quello che fate ma mi permetto senza alcuna pretesa di dissentire su ciò che hai detto…
innanzitutto credo che la figura di testimone di giustizia della ndrangheta sia doppiamente preziosa dato che è molto difficile scardinare il sistema della mafia calabrese basato sulla parentela e sulla più forte forma di società che è la famiglia..
detto questo… credo che il dovere di ogni cittadino è denunciare, ma soprattutto informare e informarsi e, con la propria esperienza “pubblicizzare” la propria vicenda, affinchè tutti sappiano e si svieglino da questo lungo letargo che è l’indifferenza. si, è proprio l’indifferenza che si crea attorno a queste vicende che rafforza il senso di paura di cui parli!
cioè voglio dire che personalmente io, calabrese, disconoscevo l’esistenza di questa persona ( masciari) e che grazie alla rete a facebook e a tutti i sistemi di informazione e formazione libera sono riuscita a svegliarmi e a conoscere il coraggio di quest’uomo. coraggio certo che avete avuto anche tu e la tua famiglia ma, vedi, quello che fa pino, non è stare sotto i riflettori, ma continuare a denunciare anche adesso che alcuni processi sono terminati. la sua è una denuncia in itinere cioè perpetua nel tempo è cosi a mio avviso dovrebbe essere.
che tu e la tua famiglia abbiate partecipato alla manifestazione ti fa onore ma credo che avreste dovuto intervenire pubblicamente per farci conoscere la vostra storia..
vedi non credo che una volta denunciati i fatti si possa cambiare vita… il risarcimento dato dallo stato non è l’obiettivo primario della famiglia masciari ma la cosa piu importante e avere il diritto di ricominciare a vivere sapendo che lo stato non ti abbandona nella vita quotidiana che ti tuteli e ti protegga nelle azioni di promozione di giustizia e verità.. altrimenti che senso avrebbe il loro e il vostro sacrificio? i masciari vogliono vivere sapendo di aver fatto la cosa giusta sapendo che tutta la società civile e istituzionale sono con loro.
spero che anche altri testimoni di gistizia perseguano la strada intrapresa dai masciari e ancor di piu spero che un giorno questa famiglia possa essere adeguatamente risarcita con riconoscimenti pubblici anche in calabria.