Come ogni dopo elezione si contano i voti… e i non voti. Di fatto ha vinto la sfiducia nello Stato e nella capacità di cambiarlo attraverso l’unico concreto strumento di potere del popolo: il voto. L’astensionismo è stato altissimo e questo non è un buon segno della salute politica del nostro Paese.
Se sarà o meno un buon Governo, opposizione compresa, lo sapremo fra qualche tempo.
Ho lottato per difendere il diritto a lavorare liberamente, nella piena legalità. Ciò che mi aspetto da un buon governo è: il rispetto della dignità inviolabile di tutti e di ciascuno, compreso il diritto a lavorare senza sottostare a logiche clientelari e mafiose; una scuola e una sanità sulle quali investire e non tagliare; un’informazione libera, non soggiogata ai benefattori partitici; il rispetto delle diversità, da cogliere come ricchezza e non come elemento di discriminazione; una giustizia sana, che funzioni efficacemente, tempestivamente, in modo trasparente, e non sia solo la giustizia dei potenti; uno Stato a servizio dei cittadini, con forze di polizia che servano a far percepire il senso di tutela e non di intimidazione… potrei continuare, ma se già si realizzasse tutto ciò sarebbe un bel traguardo.