DIRETTA FACEBOOK DEL 21 OTTOBRE 2022
Ho partecipato ieri sera ad una diretta Facebook, con moderatore il Prof. Giancarlo Costabile e ospiti Gianfranco Bonfiglio, Direttore di Calabria News 24 e il mio legale Avv. Roberto Catani.
Questo ultimo atto di vessazione che mi è stato recapitato è solo l’ultimo anello di una catena che sta tentando di strangolarmi da trent’anni circa. Fa male dirlo, ma ogni anello è stato forgiato non solo dalla ‘ndrangheta e dalle alte cariche delle istituzioni con essa colluse, ma purtroppo di questa catena ne sono artigiani anche coloro i quali a capo dei vari uffici preposti alla gestione della mia vita (ci tengo a sottolinearlo perchè è la MIA VITA e quella della MIA FAMIGLIA), mi hanno invece trattato come un numero, una matricola, un atto da sbrigare. E non è così! Adesso basta! La misura è colma! È abbondantemente finito il tempo della ragionevolezza e delle buone maniere!
Ho dato la vita per lo Stato e pretendo come è giusto che sia, che lo Stato si preoccupi ogni giorno della mia sicurezza e di quella della mia famiglia, perché le azioni che ho compiuto e il sacrifico di un’intera esistenza votata al rispetto della legalità non aveva una data di scadenza! Non si può ripagare un testimone di giustizia in siffatta maniera!
Mi è stato chiesto cosa si può fare per aiutarmi. Forse l’unica cosa da fare è sforzarsi di capire che è necessario un cambio di prospettiva: non è Pino Masciari che va aiutato, è la nostra società! Battersi per riconoscere il diritto a poter denunciare IN SICUREZZA, con la garanzia che lo Stato resti al fianco delle persone per bene, tutelandole in ogni aspetto, non è qualcosa che serve solo a Pino Masciari! Le mie battaglie le ho sempre fatte e continuerò a farle, ma ciò che è assolutamente necessario è entrare nell’ottica delle idee che non è solo la mia vicenda a richiedere la mobilitazione, ma un intero modo di concepire il proprio ruolo all’interno della società civile! Non si può concepire che chi denuncia debba poi subire un trattamento pari a quello che ho dovuto vivere io e tanti altri testimoni di giustizia! Battersi per questo sarebbe davvero la rivoluzione che potrebbe portare finalmente tutti alla condizione di sentirsi liberi e tranquilli di vivere e lavorare nel pieno rispetto della propria e dell’altrui libertà. Vi ringrazio per la la vicinanza e l’affetto dimostratomi in questi giorni e quello che vi chiedo è questo: battiamoci, insieme, perché siano riconosciuti a tutti i diritti di libertà, lavoro, sicurezza!