“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza di estinzione di sesso (…). È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana (…)”.
Ogni essere umano è sacro e inviolabile. La nostra Costituzione sancisce l’uguaglianza, la parità di genere e codifica l’impegno che la Repubblica deve assumersi per la rimozione di tutti quegli ostacoli che impediscono la piena uguaglianza. In una parola la Costituzione sancisce il RISPETTO dell’altro, in quanto persona, il rispetto della diversità, il rispetto della propria e dell’altrui identità. Rispetto che è responsabilità di tutti, nessuno escluso
La violenza sulle donne è un fenomeno che affonda le radici nella storia, nella logica sperequativa di chi esercita un potere violento, di chi esprime la sua crudeltà verso chi è più indifeso. Ogni donna violata può trovare la forza di denunciare se avverte intorno a sé una rete di protezione. Quella rete è fatta anche da ciascuno di noi: prestiamo attenzione a chi potrebbe chiederci aiuto, a chi spera che cogliamo il suo grido di dolore, sebbene la maggior parte delle volte pronunciato sottovoce.