Il lavoro è un diritto e come tale va garantito e preservato. Non può essere assicurato da logiche clientelari e connivenze con le “agenzie interinali” della criminalità organizzata.
Chi promette lavoro grazie al potere contrattuale derivante da attività illegali non dà lavoro, non rende liberi, non permette prosperità, ma schiavizza. Chi si piega alle strategie mafiose di adescamento, viene introdotto in un circolo vizioso che soffoca, che non permette di crescere e prosperare, che come un parassita si attacca al proprio ospite togliendogli vita.
Il mio augurio per questo Primo Maggio è che soprattutto le giovani generazioni siano capaci di ribellarsi alla cultura mafiosa, alla mentalità clientelare, e perseguano i propri obbiettivi attraverso il merito e l’impegno. Ribelliamoci tutti alla criminalità, per rendere libero e certo il diritto al lavoro.
Buon Primo Maggio a tutti