«Quanto accade in questi giorni deve far riflettere e non poco. Morire per dei disegni, morire per aver espresso la propria opinione, distribuire terrore solo perchè non si è d\’accordo con gli altri! Ma sono solo queste le cause, le motivazioni che hanno indotto 2 folli ad uccidere 12 persone? La politica internazionale e quella italiana deve molto riflettere perchè quanto accade è anche figlio di una politica sull\’immigrazione (clandestina e non) affrontata con fin troppa leggerezza. Accessi incontrollati, cittadini stranieri che, finchè non si arriva ad atti terroristici come questi, erano noti ai vari servizi di intelligence ma che niente si era fatto per fermarli, lasciati a delinquere liberamente! Io sono per l\’integrazione di tutti, ma purchè trattasi di cittadini stranieri che si integrano con un lavoro, pagando le tasse e non un\’integrazione fatta di clandestini lasciati liberi di delinquere, accattonare e come spesso accade anche di uccidere. Questo vale per tutti, italiani e stranieri ma, incomprensibilmente per gli stranieri non viene usata la mano dura e non viene applicata alcuna prevenzione. Non è soltanto un problema di terrorismo musulmano, ma più in generale un problema umano che non ha razze, un problema serio fatto di leggi e controlli non sufficientemente validi, applicate da Stati risultanti incapaci di gestire situazioni di questo genere. Generalizzare sarebbe l\’errore più grande, ma è un dato di fatto che bisogna cominciare a stringere le maglie di una rete protettiva diventata ormai un colabrodo; troppo buonismo non ha mai dato risultati positivi, dobbiamo agire quanto prima se non vogliamo dare ai nostri figli un mondo di terrore ed impunità!»