L\’articolo di Paolo Casucci sul Venerdì della Repubblica di oggi riporta le affermazioni di Pino Masciari riguardo l\’esigenza per gli imprenditori di conoscere il sostegno senza se e senza ma di Confindustria. Si corona così una campagna lanciata da anni su questo blog a riguardo. Dal progetto pilota di Confindustria Sicilia del 2007 in poi abbiamo sempre espresso perplessità della comunicazione dell\’importante corporazione delle imprese nazionali: la minaccia di espulsione dei soci scoperti a pagare il racket è debole fintanto che non è sostenuta da una chiara affermazione di presenza di Confindustria accanto a tutti i soci che denunciassero l\’estorsione ribellandosi alla mafia. L\’articolo di oggi pone finalmente la questione a livello nazionale e conferma che l\’unico modo di procedere è costruire con costanza e resistenza. Come abbiamo appreso da Pino Masciari e dalla sua famiglia.
Per leggere l\’articolo completo cliccate sulla presente immagine, lettura resa possibile dal servizio pubblico di rassegna stampa del Ministero degli Interni.
Leggendo l’articolo non posso non pensare al volto di Pino..a quel brusco momento in cui tutta la sua vita è dovuta cambiare, a tutto quel percorso affrontato da solo, alla sofferenza di Marisa e dei bambini…NO TUTTO QUESTO FA DAVVERO INORRIDIRE…
CHI DENUNCIA HA IL DIRITTO DI VIVERE UNA VITA “NORMALE”e le Istituzioni tutte devono garantire e tutelare al massimo chi si espone all’insegna della legalità..
RIBADISCO MAI PIù SOLITUDINE E ABBANDONO..MA SICUREZZA E TUTELA DEI DIRITTI CIVILI…è DA QUI CHE SI DEVE PARTIRE..
Abbracci
Anna