Le grida e gli applausi che hanno seguito l’abbattimento dell’ecomostro di Torre Melissa (KR) potrebbero essere un timido segnale di stanchezza della società civile nei confronti della criminalità organizzata. Chi ha subito e subisce ogni giorno la pressione, l’oppressione, la vessazione violenta della ‘ndrangheta ha sicuramente colto il segnale positivo, ma sa anche che non basta. Demolito un enorme palazzo abusivo, lo Stato ha il dovere di continuare in questo percorso di pulizia radicale, dando voce alla disperazione di chi non ne può più di vedere calpestati i propri diritti, li deve sostenere ogni giorno, concretamente, deve dare loro gli strumenti per liberarsi dal giogo mafioso, deve essere vigile perché la ‘ndrangheta smetta di prosperare sul sangue, sul dolore, sulle vite calpestate delle persone oneste.