Documentario su Pino Masciari, regia di Massimo Sciacca
“Cosa spinge un uomo a sacrificare la tranquillità sua e della sua famiglia in nome della sua onestà? Pino Masciari è un uomo incensurato ed onesto. Ha fiducia nella giustizia e nello Stato. Non ha paura delle mafie. Imprenditore edile calabrese minacciato, come molti, dall’ndrangheta, che gli chiede percentuali sugli appalti che onestamente vince, sfinito da un controllo sempre più capillare delle sue attività imprenditoriali e dalle costrizioni impostegli per continuare a lavorare, decide di non cedere. E a differenza di tutti gli altri suoi colleghi, decide di rompere quell’assurdo silenzio. Le istituzioni alle quali si rivolge lo persuadono a desistere dalla denuncia. Il muro che Masciari vuole distruggere è più alto del previsto, ma non si lascia intimidire e denuncia anche loro. Pino Masciari ora è in pericolo. Il suo non aver ceduto al ricatto prima delle mafie, poi dello Stato, lo rendono un bersaglio per molti. Nel 1997 la procura di Catanzaro gli riconosce un programma di protezione e porta via dal suo paese, dalla sua casa. tutta la famiglia. I Masciari cambiano città ma non identità, per scelta di Pino. Lui non si vergogna di quello che fa, e nonostante tutto, non ha paura. Dopo dieci anni di programma di protezione il Ministero degli Interni revoca la scorta per lui e famiglia. E’ allora che il Procuratore Distrettuale AntiMafia Gianluigi Vigna invita Pino a parlare della sua esperienza di vita davanti agli studenti dell’Università di Torino. Parlando in pubblico Pino scopre la sua vera, unica forma di protezione: non avere paura di parlare, di raccontare a tutti quello che lui e la sua famiglia hanno vissuto in questi anni di isolamento dal mondo, incitando i giovani a non cedere allo strapotere delle mafie. Pino viaggia per l’Italia per raccontare la sua lotta, ma proprio quando ritorna nella sua terra sente l’ostilità che lo circonda.”
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