“A 17 anni tutto ciò che ti viene dato è visto come un diritto, un qualcosa di meritato e quasi ti arrabbi se non riesci ad ottenerlo.
Poi un giorno a scuola arriva un signore, Pino Masciari, mai sentito prima se non qualche accenno dalla mia professoressa. Davanti a noi un uomo dalla presenza distinta, quasi austera. Comincio ad ascoltarlo in soggezione e Lui,con ogni sua parola riesce a catturare sempre di più la mia attenzione.
Mi rendo conto che per una volta a scuola non ho imparato a memoria qualcosa, non mi sono riempita la testa di date che dopo due giorni verranno eliminate. Ho scoperto una realtà dura fortunatamente lontana da quella che vivo quotidianamente.
Ho imparato una lezione di vita che oltre alla mente mi ha riempito il cuore e comandato involontariamente di cercare la differenza. Seguire il giusto. Non rinunciare mai.
Sinceramente dubito che io avrei avuto il coraggio di mettere a rischio la mia vita e quella della mia famiglia per seguire un ideale.
Certo, l’indifferenza uccide ma quel “sistema liquido” di cui ci ha parlato, fa paura. Purtroppo la nostra società non riuscirà mai ad unirsi per uno scopo. Vuoi per paura, per disinteresse, per ignoranza. Sono tanti i motivi che lasciano indifferenti.
Tutta la mia stima per Pino Masciari, che ha combattuto per il suo ideale ogni giorno, anche in quelli più bui.
Ma vorrei porre la mia attenzione su di una persona fondamentale nella vita di Masciari, che io voglio prendere come soggetto da ammirare stimare ed emulare. La moglie. Un angelo. Una Donna che conosce la sofferenza e che soprattutto dimostra il vero significato della parola Amore. Quante volte avrebbe potuto prendere i figli ed andarsene? In fondo loro non volevano lei ma suo marito. Lei non l’ha abbandonato. Mai. Senza fargli pesare nulla, senza contrastare le sue scelte, amandolo. Questo è il vero amore. E Lei è una Vera Donna. Una Grande Donna. Tutta la mia stima.
Grazie Pino Masciari, grazie per la lezione di vita. Grazie per la commozione, le parole. Grazie di averci raccontato la tua esperienza così dura e difficile. Grazie per averci aperto gli occhi davanti a situazione a noi sconosciute. La vera lezione ce l’hai data tu. E difficilmente la dimenticheremo.”
J. T.
Tione di Trento, 5 marzo 2010