Chiuse le urne elettorali ed effettuato lo spoglio, abbiamo assistito, come sempre, a proclami di vittoria, ad espressioni di grande soddisfazioni, a qualche più sincera ammissione di delusione per il risultato ottenuto, ma di fatto nessuno ha ammesso che ancora una volta l’unica vittoria inequivocabile è quella dell’astensionismo. Le percentuali di vittoria di fatto si basano su un’affluenza davvero scarsa: il 49,6%. C’è poco da festeggiare per tutti! È chiaro il disamore per la politica, una sfiducia allarmante verso chi ha il potere di governare ed inoltre un Sud che si allontana ancora di più dalla vita politica del paese, lasciando spazio a chi può approfittarsi a proprio vantaggio di questo vuoto di ideali politici.
Per ripartire ci vorrebbe l’autenticità e la sincerità di affermare che chi ha vinto in realtà non ha vinto nulla! Con una percentuale di affluenza alle urne così bassa forse l’unica cosa da fare è aprire un riflessione concreta sulle motivazioni di questo allarmante disinteresse dei cittadini, partendo dall’unico dato certo: non ha vinto nessuno! E aggiungo che probabilmente nessuno potrà mai più vincere fintanto che la politica non vestirà abiti più credibili.