Si legge spesso di imprenditori che per interesse privato si assoggettano e fanno affari con la criminalità organizzata, sovente con la ’ndrangheta. 

Non mi stupisce, ma credo sia necessario ogni tanto ribadire che è tutta una questione di scelte. Chi come me conosce il mestiere di imprenditore sa bene che quando si arriva a certi livelli, o nel tentativo di arrivarci, quel bivio, o prima o dopo, si incontra nel percorso del proprio lavoro e sta all’onestà morale del singolo, alla propria coscienza, scegliere di continuare a lavorare nel rispetto delle leggi o di asservirsi alla criminalità organizzata. Perché di questo si tratta: diventare servi, rinunciare alla gestione della propria azienda, diventare un burattino nelle mani di questa gentaglia. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia… tutti sono chiamati a scegliere, perché la ‘ndrangheta è un parassita che si attacca a tutto, nessuno può dirsi immune. 

Io ho scelto e continuo a scegliere ogni giorno… ma quanti hanno la consapevolezza di doverlo fare e non scelgono invece di negare l’evidenza, facendo passare il concetto che esistono realtà dove la ‘ndrangheta non c’è? Quest’ultima ipotesi è una favola… ci crede solo chi sceglie di crederci!