Ci troviamo di fronte ad uno scenario desolante, ma non inaspettato, perché le guerre come sempre servono solo a chi ha prima venduto le armi e ora è interessato a lucrare sulla distruzione e ricostruzione di intere città. Ma chi potrà mai ricostruirà la vita delle famiglie dei centinaia di migliaia di morti? Il tavolo delle trattative sembra servire solo alla spartizione di ciò che è rimasto.
E l’Europa resta a guardare. Estromessa dal tavolo dei “grandi”, siede da sola… schiacciata dall’America, che intende riprendersi quello che ha dato con gli interessi, e dalla Russia che probabilmente acquisirà territori che forse era meglio cedere prima di questo sfacelo e prima di pagare un prezzo altissimo in termini di vite umane.
L’Europa, se non fa sentire la propria voce e non attiva il proprio impegno a garanzia della pace, rimarrà per sempre succube testimone e vittima inerme della spregiudicatezze delle solite note potenze mondiali.
È arrivato il momento che anche l’Europa organizzi il suo coraggio e difenda la pace e il benessere per i suoi cittadini!