Siamo solo a Settembre ma già 11 città italiane hanno superato i 35 giorni di allarme per le polveri sottili superiori a 50 microgrammi/metro cubo.
Lo rivela Legambiente nel rapporto “Mal’Aria”.
Le città sono Venezia, Verona, Vicenza, Avellino, Brescia, Cremona, Treviso, Alessandria, Frosinone, Napoli e Modena. Ma ci sono anche Padova con 35 giorni, Torino con 34, Asti, Lodi, Reggio Emilia, Bergamo, Caserta, Parma.
Da nord a sud, indistintamente. E la politica italiana cosa fa?
Siamo in ritardo e le misure che adottiamo sono inefficaci, poco incisive e per nulla durature. Rischiamo multe dall’Europa ma soprattutto stiamo mettendo in pericolo la nostra salute e quella dei nostri figli.
«La multa, salatissima — spiegano da Legambiente — potrebbe comportare il taglio di futuri fondi europei destinati all’Italia, in primis, e poi alle singole Regioni inadempienti. A questo, si rischia poi il sommarsi delle cifre relative alle procedure di infrazione in corso per altri due inquinanti: PM2,5 e NO2, le cui sentenze sono attese nei prossimi mesi».
Nessuna notizia dell’abbassamento dei limiti di velocità in autostrada quando i livelli di inquinamento sono alti.
Nel report di Legambiente si parla anche di stop al carbone, al gasolio nel riscaldamento, limiti alla circolazione dei camion inquinanti e la fine dei sussidi ai diesel ma di decreti ufficiali nemmeno l’ombra.