Riportiamo l\’ultima dichiarazione del Procuratore Capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi in merito alla negata protezione del pentito di mafia Gasparre Spatuzza:
Il pentito di mafia Gaspare Spatuzza \’\’ci ha indirizzato un messaggio nel quale ribadisce la propria disponibilita\’, per quanto puo\’ fare, a collaborare con lo Stato, in cui fortemente crede, per la ricerca della verita\’\’\’. Lo ha detto il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi.
Ieri la Commissione centrale del Viminale per la definizione e l\’applicazione delle misure speciali non ha ammesso Spatuzza al programma di protezione. \’\’Spatuzza chiede di essere protetto -ha proseguito Quattrocchi- Ma, pur nella delusione che ha provato e pur manifestando, comprensibilmente, un certo timore per se\’, ci ha indirizzato questo messaggio\’\’.Per il procuratore capo di Firenze \’\’e\’ un comportamento molto apprezzabile, e\’ una posizione di coerenza con la scelta che ha operato. Questa iniziativa -ha concluso Quattrocchi- e\’ ulteriormente rappresentativa di un\’affidabilita\’ del percorso intrapreso dal collaboratore\’\’. Nei mesi scorsi quella di Firenze era stata una delle Procure che aveva caldeggiato fortemente presso il Viminale l\’ammissione di Spatuzza al programma di protezione.
Ora non spetta a noi giudicare se sia giusto o sbagliato non inserire Spatuzza in un programma speciale di protezione ma, la cosa che ci ha fatto rivoltare lo stomaco sono state le sue affermazioni, \”collaborare con lo Stato in cui fermamente crede\”, ma vogliamo scherzare? Addirittura abbiamo letto che Spatuzza si è convertito….a cosa???
Per chi non lo ricordasse Gaspare Spatuzza, uomo di fiducia del capomafia corleonese Leoluca Bagarella si è autoaccusato di aver rubato la Fiat 126 che il 19 luglio 1992 venne impiegata come autobomba nella strage di via d\’Amelio in cui fu ucciso il Giudice Paolo Borsellino (lui si che nello Stato ci credeva fermamente), fu tra gli esecutori materiali dell’omicidio di don Pino Puglisi del 15 settembre 1993, per il quale ha una condanna all’ergastolo. È stato inoltre condannato per gli omicidi di Giuseppe e Salvatore Di Peri, Marcello Drago, Domingo Buscetta (nipote del pentito storico di Cosa Nostra, Tommaso Buscetta) e Salvatore Buscemi. Il 23 novembre del \’93 rapì il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, che sarebbe stato ucciso dopo oltre due anni di prigionia, sarebbe perchè il corpo non fù mai ritrovato in quanto disciolto in una vasca di acido nitrico.
E quindi questa sarebbe la persona convertita che crede fermamente nello Stato??? E\’ un\’offesa per chi è morto per lo Stato, andiamolo a dire ai famigliari delle vittime di mafia, andiamo a dirlo a chi \”muore vivendo ogni giorno\” credendo nello Stato in modo serio tanto da dare la propria vita allo Stato e non di toglierla a chi lo Stato lo rappresenta!
Lasciamo a voi i commenti!
Certamente nessuno ha il diritto di parlare a nome dei parenti delle vittime.Ne del loro dolore,ne dei loro sentimenti. Quindi chiedo,a loro di perdonarmi se esprimo un mio punto di vista.
Io vorrei sapere chi sono i veri responsabili,chi usa o ha usato i vari Spatuzza per compiere infami delitti contro le persone e la Nazione.Se non si scoprono i colletti bianchi,quelli che sono infiltrati nelle istituzioni,le vittime non hanno avuto veramente giustizia.
Solo chi è stato dentro può far luce sui misteri. Immaginiamo se ha convertisi fosse uno del 3°,o 4°livello! Non succederà mai.Perchè il “colletto bianco”è stimato e venerato da tutti.Apparentemente è una “brava persona”,e fa di tutto preservasi.