Comunicato Stampa AGI 10:51 26/06/2010
Vibo Valentia, 26 giu. – \”Sono amareggiato ed indignato per quanto sta avvenendo in Calabria, specie nel vibonese, precisamente a Serra San Bruno, il paese della \”faida dei boschi\” che dovetti lasciare 15 anni fa in seguito alla mia denuncia contro la \”cosca dei viperari\”, che volevano impormi la legge del pizzo, mentre io ho scelto quella dello Stato\”. Ad affermarlo e\’ il testimone di giustizia Pino Masciari, ex imprenditore, sentito dalla localita\’ del Nord dove vive sotto protezione con la moglie ed i figli. \”Sono deluso ed amareggiato per il silenzio dei miei colleghi imprenditori e dei politici – aggiunge – in quanto quelle cosche che con le mie denunce, la mia costituzione di parte civile, sono finite in carcere, nonostante la scia di sangue che hanno lasciato sul terreno a partire dai Vallelunga, si sono moltiplicate, hanno fatto un salto di qualita\’ e di quantita\’ sotto l\’assoluto silenzio appunto dei miei colleghi imprenditori e l\’incapacita\’ della classe politica calabrese\”.
Pino Masciari, infine, rivolge un appello agli imprenditori calabresi, affinche\’ \”organizzino il coraggio ed escano allo scoperto per il loro futuro e quello dei nostri figli, visto e considerato che in Calabria anziche\’ crescere la ricchezza sono cresciute le cosche, passando da 18 a 26\”.
Spero che l’esempio di coraggio e rettitudine morale dimostrato negli anni da Pino Masciari possa diventare virus contagioso che aiuti a raggiungere, finalmente, l’agoniato obiettivo di liberare la bellissima terra di Calabria da quel cancro malvagio che è la ‘ndrangheta.
essere liberi, guardare negli occhi gli altri, non aver timore di fare delle semplici azioni penso che sono cose che mancano ai calabresi, popolo particolare e orgoglioso.
È dura, ma se le cose peggiorano sarà sempre più dura.
I calabresi hanno voglia di libertà, ciò che manca è il coraggio di riprendersela.
È colpa di tutti noi se sono in difficoltà, è anche nostra responsabilità estirpare il cancro.
Caro Pino, una denuncia la cui autorevolezza sta nella forza delle tue scelte dirompenti..
ti abbraccio
simone