\"\"La quattordicesima lettera di minacce indirizzata all\’onorevole Maria Grazia Lagana\’, vedova del vicepresidente del consiglio regionale Franco Fortugno, ucciso a Locri nel 2005, e\’ stata intercettata nel centro di smistamento postale di Lamezia Terme (Catanzaro). Nella busta c\’era un proiettile di pistola e un foglio con riferimenti espliciti alla morte della parlamentare del Partito democratico. \”Continuerò il mio impegno politico e per raggiungere la verità sulla morte di mio marito ha detto ad ApCom l\’onorevole Maria Grazia Laganà commentantando l\’accaduto, è poi ha aggiunto – proseguirò nella battaglia di legalità e verità che mi sono imposta all\’indomani della morte di Franco\”. Questa lettera è la quattordicesima intimidazione dall\’uccisione di Franco Fortugno Fortugno, avvenuto a \”Palazzu Nieddu del Rio\” il 16 ottobre del 2005, all\’interno del seggio costitutito per le primarie dell\’Unione, ma è pure la prima con dentro dei proiettili. Diventata onorevole nel 2006 la vedova Fortugno è da sempre impeganta nella lotta contro la ndrangheta a favore della libertà e della legalità in Calabria, è fa parte della commissione parlamentare antimafia. Per l\’omicidio di Franco Fortugno, in primo grado dalla corte d\’assise di Locri sono stati condannati i presunti mandanti ed esecutori dell\’uccisione del polica calabrese, tutti alla pena dell\’ergastolo, mentre è in corso davanti alla corte d\’Appello di Reggio Calabria il processo di secondo grado.

Apcom

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