Un container, all\’interno del quale era nascosta una quantità molto elevata del potente esplosivo T4, è stato intercettato e sequestrato dalla polizia nel porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria). E\’ quanto apprende l\’ANSA da fonti qualificate.L\’esplosivo sequestrato – secondo quanto si appreso – sarebbe nell\’ordine di alcune tonnellate (6-7, secondo indiscrezioni). Il sequestro è avvenuto al termine di una complessa attività investigativa, di carattere internazionale. Il container sequestrato nel porto di Gioia Tauro, e nel quale è stato trovato un ingente quantitativo di esplosivo, trasportava ufficialmente latte in polvere. Secondo quanto si è appreso l\’esplosivo T4 sarebbe stato proprio nascosto tra grandi confezioni di latte in polvere. Quando gli investigatori hanno aperto il container, hanno trovato dei sacchi di iuta contenente il latte in polvere. Una volta tolti i sacchi, più o meno verso la metà del container, è stato trovato l\’esplosivo, diviso in panetti.OPERAZIONE POLIZIA-GDF-AG.DOGANE – L\’operazione che ha portato al maxisequestro di un\’ingentissima quantità di esplosivo T4 nel porto di Gioia Tauro è stata compiuta dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria e dalla Guardia di finanza, con la collaborazione dell\’Agenzia delle dogane. Gli investigatori sono ora al lavoro e non forniscono indicazioni né sulla provenienza dell\’esplosivo, né sulla sua destinazione.
DIRETTO DALL\’IRAN IN SIRIA – Il container contenente l\’esplosivo scoperto nel porto di Gioia Tauro sarebbe giunto in Italia dall\’Iran e avrebbe avuto come destinazione finale la Siria. Lo apprende l\’ANSA da fonti qualificate, le quali precisano che gli investigatori privilegiano l\’ipotesi di un traffico internazionale di esplosivo e non un rifornimento per la criminalità organizzata italiana.
IL T4, IL PROTAGONISTA DELLE STRAGI – Il ciclotrimetilene trinitramina o Rdx, meglio conosciuto come T4, è un esplosivo militare usato in quasi tutti gli eserciti del mondo. Il T4 è il maggior componente del più noto C4, in cui compaiono altri composti quali nitrocellulosa ed altri composti inerti. Gli esplosivi plastici, come il T4, hanno la capacità di ossidarsi in tempi brevissimi rilasciando un\’alta quantità di energia. Il Semtex, uno degli esplosivi il cui uso è stato spesso accertato nell\’esecuzione di molti attentati, è un esplosivo a base di pentrite e T4. A base di T4 sono stati confezionati anche gli ordigni utilizzati nelle stragi di mafia del 1992 e del 1993, da quelle in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per gli attentati di Milano, Roma e Firenze, ma anche per il disastro di Ustica e per le stragi alla stazione di Bologna e quella del Rapido 904.
Ansa
Signore Benedetto! Questo è gravissimo! Andava in Siria? Siamo sicuri? E… a chi e per cosa era destinato?
Le informazioni ufficiali non sono affatto chiare, ovviamente quando si parla di questi esplosivi, non ci si può aspettare chiarezza, ricordiamo che stiamo parlando del T4, usato nelle stragi mafiose del ’92 e del 93 ! Dichiarare che “non si conosce la destinazione finale”, poi aggiungere che il carico era destinato alla SIRIA e precisare che non si tratta di un rifornimento per la criminalità organizzata italiana è un’ottima disinformazione, un classico del made in Italy!