Un meccanismo odioso, che le mafie del Sud hanno rodato da tempo e che dà i suoi frutti: taglieggiare, rapinare, prendere mazzette, insomma delinquere al Meridione e investire i soldi al Nord Italia. E’ quanto emerge da ricerca presentata al congresso dell’Associazione nazionale funzionari di polizia e pubblicata dal Sole 24 Ore. In particolare, in vetta alla classifica ci sono Genova, Foggia, Gorizia, Arezzo, Udine, Reggio Calabria, Campobasso e Imperia. La graduatoria è stata compilata facendo riferimento al numero di denunce ogni 100mila abitanti.
Le province di Napoli e Caserta (dove i fenomeno criminali sono più elevati che altrove), sono rispettivamente al nono e decimo posso, a poche lunghezze da Cremona e Trieste. Nella “top 30″ ci sono anche Venezia, La Spezia, Sondrio e Aosta. Secondo la ricerca, ad esempio, la ‘ndrangheta quando si tratta di riciclare preferisce trasferire i soldi al Centro o in Nord Est. La geografia degli investimenti mafiosi evidenzia come la criminalità organizzata scelga città industriali, portuali o vicine ai confini, da dove è possibile inviare e ricevere merci.
fonte: Il Sud