\"\"di Fabrizio Tenerelli (Riviera24)

Imperia – All\’ordine del giorno la relazione della Commissione Ispettiva che si è espressa sulla richiesta di scioglimento del Consiglio comunale, presentata dai carabinieri nell\’estate scorsa

\”Ho acquisito il parere dei presenti, adesso scriverò una relazione che presentero\’ al ministro, in settimana\”. Lo ha dichiarato il Prefetto di Imperia, Francescopaolo Di Menna, all\’uscita del Comitato per l\’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che si e\’ riunito ieri, per discutere la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Bordighera – quest\’ultima capeggiata dal sindaco del PdL, Gianni Bosio – presentata l\’estate scorsa dai carabinieri, per il sospetto di infiltrazioni mafiose nell\’attivita\’ amministrativa in particolare, per l\’ombra del voto di scambio tra alcune famiglie ritenute vicine alla malavita e dei politici eletti. Il consesso si e\’ sciolto, dopo circa due ore, senza nessun colpo di scena.

\”Il Comitato non e\’ un organo decidente – ha affermato Di Menna, uscito intorno alle 18.30 -. Io l\’ho ascoltato e ne terro\’ conto. Naturalmente, sono gia\’ in possesso degli atti, di cui mi sono fatto un\’idea e considerero\’ quanto trapelato oggi in sede di Comitato\”. Una volta ricevuta la relazione del Prefetto, Il ministro proporra\’ lo scioglimento del Consiglio comunale o l\’archiviazione.

All\’incontro erano presenti, oltre al Prefetto, anche il procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone e i vertici provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nessuno di loro ha voluto lasciare commenti a margine. Presenti anche il sindaco di Imperia, Paolo Strescino e il Presidente della Provincia, Luigi Sappa. Assente il sindaco Bosio.

Nel corso del vertice e\’ stata illustrata la relazione della Commissione Ispettiva ministeriale, incaricata appunto di verificare gli eventuali intrecci tra malavita e politica. La relazione e\’ contenuta in sedici pagine, i cui contenuti rimangono al momento coperti dal segreto istruttorio. Si puo\’, tuttavia, affermare che dalla relazione emerge che la \’ndrangheta e\’ una realta\’ di fatto, a Bordighera; cosi\’ come e\’ altrettanto una realta\’ la presenza di alcune famiglie ultimamente chiacchierate, come ad esempio i Pellegrino, al centro di una parallela inchiesta giudiziaria sulle minacce a due ex assessori: Marco Sferrazza e Ugo ingenito (PdL), per ottenere le licenze nell\’apertura della sala giochi.

Ma dalle conclusioni risulta pure un altro fatto: ovvero che in un paese piccolo come Bordighera (sugli 11mila abitanti) e\’ normale che le persone si conoscano. L\’assessore Ingenito, ad esempio, era il ginecologo della famiglia Pellegrino ed era normale che si frequentassero. Va, ora, capito gli intrecci tra politici e questi personaggi nel mirino possa collocarsi.

Si può SCARICARE L\’AUDIO del Prefetto. Per ascoltarlo, potrebbe richiedere un po\’ di tempo

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