La mattanza di Cassano allo Ionio, nel Cosentino. L\’esecuzione di tre persone, tra cui un bimbo di 3 anni, è stata voluta dal potente clan degli zingari. Il piccolo Cocò è stato ucciso come si conviene ad un boss dal pedigree importante: a bruciapelo, coì è caduto sotto i colpi del piombo mafioso. Il suo corpo esanime è stata dato poi alle fiamme. Ieri sera, migliaia di calabresi onesti, a Cassano, sono scesi in piazza per condannare la ferocia mafiosa. E\’ un buon segno, ma non basta più.
Sul tema della lotta alla mafia, dobbiamo essere chiari: non possiamo limitarci a sfilare dopo le stragi mafiose, per poi tornare silenti il giorno successivo. In Calabria, l\’economia legale è ridotta ai minimi termini. Troppa gente, e importanti segmenti delle Istituzioni (comprese quelle accademiche), hanno atteggiamenti ambigui nei confronti del crimine organizzato.
Non possiamo più permetterci l\’antimafia del giorno dopo: sfilate, striscioni, pianti e poi……ciò che resta è soltanto silenzio, omertà, rassegnazione. Le denunce sono davvero poche, troppo poche per combattere efficacemente la malapianta del potere mafioso. Gli imprenditori in difficoltà sono abbandonati al loro destino. La politica è sorda dinanzi al grido di dolore dei Testimoni di Giustizia che hanno scelto con coraggio di rompere la cortina di ferro dell\’omertà. La cultura accademica, tranne pochi casi isolati, è affaccendata in ben altre cose e spesso la troviamo in lista d\’attesa, nell\’anticamera delle segreterie dei partiti, per un incarico e/o consulenza ben pagata o addirittura alla ricerca di ingenti denari per speculare sull\’educazione alla legalità. Restano sul campo coraggiosi giornalisti, magistratura e forze dell\’ordine: manca però totalmente la società civile. Che poi si risveglia, ogni tanto, magari dopo l\’ennesima e atroce strage \’ndranghetista. Il giorno dopo? Silenzio….Non ci sono più i flash e le telecamere delle Tv.
I mafiosi sono bestie. Amiche e Amici, o scegliamo di rottamare questa pedagogia del lamento e del pianto, che si basa sul silenzio e l\’ipocrisia, oppure moriremo complici di questo orrore. E non basterà certo qualche manifestazione di piazza ad assolverci……Addio, Cocò!
Come si fa ad abbassare gli occhi e stare zitto davanti a questo? Come si riesce a rispettare la legge del silenzio?…e pagare?
Forza Pino! La tua “evangelizzazione” è fondamentale.
Con stima ed affetto, Franck