A Roma si rischia la guerra tra famiglie di \’ndrangheta per il mercato della droga. A vuotare il sacco è un pentito, che sta svelando in queste ore ai magistrati i segreti dei clan calabrese. Sembra che stia dipingendo un quadro fosco: Roma è nelle mani della \’ndrangheta, che esercita ormai potere assoluto sia sul traffico di stupefacenti sia sugli appalti capitolini.
Amici miei, lo ripeto da anni: l\’Italia né in mano alle mafie. Può far male ma è così: hanno in mano le leve della finanza e dell\’economia. La liquidità delle mafie è spaventosa e il tessuto politico è corrotto totalmente. Siamo un Paese sudamericano, purtroppo.
Non ci sono grandi parole da fare, se non quelle in grado di trasformarsi in azione. Tocca a noi cambiare questa porcheria. Il nostro Stato è un prodotto storico di un patto scellerato con le mafie nel secondo dopoguerra.
E\’ arrivato il momento della rottura con questo sistema di gestione della cosa pubblica trasformata in \”cosa nostra\”. Amici, ci stiamo giocando la libertà, il futuro dei figli, la democrazia.
Non lasciamo in mano ai criminali la nostra vita. Ribelliamoci…..
Fonte: Il Quotidiano della Calabria
http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/cronache/722931/C-e-un-pentito-che-svela.html