Il sistema adottato dal tribunale di Vibo Valentia ha evitato che, con sole 24 ore di ritardo, si arrivasse alla scadenza dei termini di custodia cautelare e si rimettessero in libertà imputati in attesa di condanna. Siamo già abbastanza abituati a questo genere di \”ritardi\” con i quali la giustizia italiana ha in passato liberato personaggi di spicco e questo sistema dovrebbe essere adottato da altri tribunali in tutto il paese, proprio per evitare che questi fatti si ripetano e vedere anni di indagini perse nel nulla.
\’Ndrangheta, 116 anni di carcere per il gruppo dei Patania
A Vibo processo di domenica per evitare scarcerazioni
Il tribunale collegiale di Vibo Valentia ha condannato 9 dei 14 tra componenti della famiglia di \’ndrangheta dei Patania di Stefanaconi e presunti sodali ad una pena complessiva 116 anni di carcere. Ha retto, quindi, per le posizioni più importanti il castello accusatorio messo in piedi dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Andrea Mancuso sulla base delle risultanze dell\’operazione Romanzo Criminale.
Il verdetto è arrivato ad appena 24 ore di distanza dalla scadenza dei termini di custodia cautelare di fase una volta superata la quale sarebbe scattata la rimessione in libertà per tutti quegli imputati non detenuti per altra causa. Si chiude, così, il processo denominato \”Romanzo Criminale\” nel quale figuravano Giuseppina Iacopetta, vedova del boss Fortunato Patania, ucciso nella faida contro i Piscopisani il 18 settembre del 2011, i figli Saverio, Salvatore, Giuseppe, Bruno e Nazzareno, i cugini di questi ultimi Caterina e Cosimo Francesco Caglioti nonché Andrea Nicola Patania ed altri presunti sodali quali Nicola Figliuzzi, Alessandro Bartolotta, Francesco Lopreiato, Cristian Loielo e Iliya Krastev. Si tratta di una sentenza storica perché, dopo quella in abbreviato, questa in ordinario sancisce in via giudiziaria l\’esistenza dell\’associazione mafiosa denominata \”Patania\”.
Il pubblico ministero della Dda, Andrea Mancuso, al termine della sua requisitoria di due giorni, aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati a 192 anni di carcere, mentre il Collegio di difesa, da martedì a venerdì scorsi aveva invece provato a demolire tutte le contestazioni invocando l\’assoluzione per gli imputati.
LA SENTENZA
Questo il verdetto del Tribunale (tra parentesi le richieste del pubblico ministero). Gli imputati assolti erano difesi dagli avvocati Antonio Barilaro, Francesco Capria, Costantino Casuscelli e Salvatore Staiano.
- Giuseppina Iacopetta 14 anni (14 anni)
- Saverio Patania: 15 anni (15 anni)
- Salvatore Patania: 15 anni (18 anni)
- Giuseppe Patania: 16 anni (19 anni)
- Nazzareno Patania: 12 anni (15 anni)
- Andrea Patania: 9 anni (12 anni)
- Cosimo Caglioti: 13 anni (16 anni)
- Caterina Caglioti: 12 anni: (12 anni)
- Alessandro Bartalotta: 10 anni (14 anni)
- Bruno Patania: Assolto (15 anni)
- Francesco Lopreiato: Assolto (16 anni)
- Ilya Krastev: Assolto (2 anni)
- Nicola Figliuzzi: Assolto (12 anni)
- Cristian Loielo: Assolto (12 anni)