Buonasera Pino e alla signora Marisa e ai tuoi bimbi un saluto. Sono passati tre giorni dal 25 aprile, dalla Festa della Liberazione. Un giorno di festa importante per molti italiani, purtroppo non per “tutti…”, perchè segna un momento di riflessione, anche dolorosa, sulle vicende della nostra Nazione. E’ il ricordo della vittoria su un regime tirannico, ma è anche il momento della Storia che ci insegna come, ad un certo punto,molti italiani capirono che bisognava scegliere da che parte stare. Per quelli che come me sono stati a Torino l’altro giorno, le parole dette da “qualcuno sul palco”, ad un certo punto del suo intervento sono state emozionanti!: il senso delle parole era che la Libertà, quella vera, siamo chiamati a difenderla oggi!…e di nuovo! E quando, riferendosi ai vecchi partigiani, ha detto “…se solo noi avessimo un decimo del loro cuore e un centesimo del loro coraggio (…in verità è stata usata la nota metafora “anatomica”)…” a molti penso sia venuta in mente la tua figura!…Se solo avessimo un decimo del tuo cuore e un centesimo del tuo coraggio!!! Lo sappiamo bene che la tua Storia è importante “soprattutto per noi”: perchè tu , la tua Libertà, l’hai saputa riconquistare mentre noi , la nostra Libertà, abbiamo ancora paura a rivendicarla. Ma , grazie a te, molti si interrogano sul significato della loro stessa vita. Può essere considerata Libertà quella di un Paese dove chi lotta contro il malaffare deve diventare, suo malgrado, “eroe”?…è Libertà quella che ti impedisce di stringere la mano al tuo concittadino che ha deciso di denunciare chi delinque?…é Libertà quella di un Paese in cui uomini politici spesso sono collusi o complici col potere criminale?…Se avessimo un decimo del tuo cuore avremmo almeno il coraggio di urlare che non è questa la Libertà per cui hanno lottato i vecchi Partigiani…Ad un certo punto della Storia , molti hanno capito che era giunto il momento di dire “Basta!”…Tu lo hai già fatto, hai addirittura urlato: “Basta!” Adesso tocca a noi starti vicino e trovare, dal tuo esempio, il coraggio di non cedere alla lusinga di girare lo sguardo, alla lusinga del “…tanto non cambierà mai niente!”…Dovremmo trovare anche noi il coraggio di urlare “Basta!”. Tanti pensano a te, alla tua famiglia , alla signora Marisa che condivida con te la tua Storia, ai tanti amici che hai saputo radunare intorno a te. Molti non trovano ancora il coraggio di stringerti la mano, ma sono anche coloro a cui le tue parole e le tue azioni hanno aperto la ferita più profonda perchè gli hai mostrato che nella loro vita non c’è ancora la Libertà! Un abbraccio a te , alla signora Marisa, ai tuoi bimbi, a Robi e a tutta la Famiglia Masciari. Grazie per quello che sei! Con affetto e stima. Francesco
Buonasera Pino e alla signora Marisa e ai tuoi bimbi un saluto. Sono passati tre giorni dal 25 aprile, dalla Festa della Liberazione. Un giorno di festa importante per molti italiani, purtroppo non per “tutti…”, perchè segna un momento di riflessione, anche dolorosa, sulle vicende della nostra Nazione. E’ il ricordo della vittoria su un regime tirannico, ma è anche il momento della Storia che ci insegna come, ad un certo punto,molti italiani capirono che bisognava scegliere da che parte stare. Per quelli che come me sono stati a Torino l’altro giorno, le parole dette da “qualcuno sul palco”, ad un certo punto del suo intervento sono state emozionanti!: il senso delle parole era che la Libertà, quella vera, siamo chiamati a difenderla oggi!…e di nuovo! E quando, riferendosi ai vecchi partigiani, ha detto “…se solo noi avessimo un decimo del loro cuore e un centesimo del loro coraggio (…in verità è stata usata la nota metafora “anatomica”)…” a molti penso sia venuta in mente la tua figura!…Se solo avessimo un decimo del tuo cuore e un centesimo del tuo coraggio!!! Lo sappiamo bene che la tua Storia è importante “soprattutto per noi”: perchè tu , la tua Libertà, l’hai saputa riconquistare mentre noi , la nostra Libertà, abbiamo ancora paura a rivendicarla. Ma , grazie a te, molti si interrogano sul significato della loro stessa vita. Può essere considerata Libertà quella di un Paese dove chi lotta contro il malaffare deve diventare, suo malgrado, “eroe”?…è Libertà quella che ti impedisce di stringere la mano al tuo concittadino che ha deciso di denunciare chi delinque?…é Libertà quella di un Paese in cui uomini politici spesso sono collusi o complici col potere criminale?…Se avessimo un decimo del tuo cuore avremmo almeno il coraggio di urlare che non è questa la Libertà per cui hanno lottato i vecchi Partigiani…Ad un certo punto della Storia , molti hanno capito che era giunto il momento di dire “Basta!”…Tu lo hai già fatto, hai addirittura urlato: “Basta!” Adesso tocca a noi starti vicino e trovare, dal tuo esempio, il coraggio di non cedere alla lusinga di girare lo sguardo, alla lusinga del “…tanto non cambierà mai niente!”…Dovremmo trovare anche noi il coraggio di urlare “Basta!”. Tanti pensano a te, alla tua famiglia , alla signora Marisa che condivida con te la tua Storia, ai tanti amici che hai saputo radunare intorno a te. Molti non trovano ancora il coraggio di stringerti la mano, ma sono anche coloro a cui le tue parole e le tue azioni hanno aperto la ferita più profonda perchè gli hai mostrato che nella loro vita non c’è ancora la Libertà! Un abbraccio a te , alla signora Marisa, ai tuoi bimbi, a Robi e a tutta la Famiglia Masciari. Grazie per quello che sei! Con affetto e stima. Francesco