Imperia – L\’imprenditore che ne 1994 denunciò i boss della \’ndrangheta calabrese, ha portato la propria testimonianza ai ragazzi: \”Tra i vostri volti, vedo sofferenza, situazioni difficili su cui bisognerebbe approfondire, delle quali occorrerebbe parlare\”
\”I giovani devono riflettere su quello che vorranno essere da grandi\”, questo è il messaggio che ha voluto lasciare ai ragazzi della Scuola Edile di Imperia oggi l\’imprenditore calabrese Pino Masciari, l\’uomo che nel novembre del 1994 denunciò i boss della \’ndrangheta.
Un incontro, quello di oggi, centrato sull\’illegalità diffusa nel nostro Paese, con il racconto di chi ha trovato il coraggio di ribellarsi, e l\’ha fatto denunciando i boss delle quattro Province calabresi, pur pagando tutto a caro prezzo. Masciari è entrato infatti in un programma speciale di protezione dal quale era uscito nel 2010, per poi rientrarci. Ancora oggi Masciari non riesce a tornare in Calabria perché lì la sua vita è messa ad alto rischio da chi ha paura che possa ancora portare la sua voce.
\”In Italia – ha dichiarato Masciari – oggi regna l\’illegalità, questo è senza dubbio, ma se c\’è questa situazione di crisi, se il nostro Paese oggi ha tanti debiti, almeno in gran parte, la colpa è proprio dell\’illegalità diffusa negli affari, nella politica, nello Stato\”.
Masciari fino agli anni \’90 aveva un\’impresa edile in Calabria; in seguito alle continue richieste di racket (secondo le sue dichiarazioni, il 3 % dei guadagni sarebbe dovuto andare alle cosche e il 6% ai politici), ha deciso di chiudere la sua azienda: \”Dopodiché avrei voluto denunciare subito chi mi aveva costretto a chiudere, chi mi aveva ricattato, ma in molti, anche tra le forze dell\’ordine, mi sconsigliavano di farlo, fino a quando, nel novembre del 1994, un maresciallo dei carabinieri, mi ha incoraggiato a fare nomi e cognomi\”.
Da quel giorno il travaglio, l\’allontanamento dalla Calabria e il programma speciale di protezione: \”Io soffro perché i miei figli non possono fare quello che possono fare tutti gli altri ragazzi, ma sono loro stessi a darmi il coraggio e dirmi di continuare. Oggi io racconto la mia esperienza in tutta Italia e a volte anche all\’estero. Tra i vostri volti (rivolto agli studenti dell\’Edile), vedo sofferenza, situazioni difficili su cui bisognerebbe approfondire, delle quali occorrerebbe parlare, ma spero che voi lo facciate, che vi confidiate con i vostri cari, che denunciate le illegalità, anche se l\’illegalità arriva dalle istituzioni. Bisogna denunciare chi rappresenta lo Stato malamente\”.
Autore del libro \”Organizzare il Coraggio\”, Pino Masciari è un uomo simbolo della lotta alla mafia. Il suo gesto, oltre ad aver messo in luce un grave problema su come vengono gestiti alcuni affari, è un esempio per la società civile, per chi vive quotidianamente i soprusi dell\’illegalità, perché \”Questi uccidono tutti i giorni la speranza che possa esserci un mondo diverso\”.