La ’ndrangheta, le mafie e i loro tentativi d’infiltrazione non rispettano i confini. «Dopo le inchieste nel ponente ligure e a Genova, può essere Savona la sola isola felice?». È una domanda retorica quella del procuratore Francantonio Granero. La risposta è però tutta pragmatica: via a un superpool “interforze” di polizia giudiziaria, composto da polizia, carabinieri e Finanza, un gruppo di detective specializzati che ha già iniziato a lavorare a tempo pieno per la procura. La provincia di Savona è inserita tra le emergenze della regione anche nell’ultima relazione della procura nazionale antimafia.
La decisione del procuratore capo Francantonio Granero discende non solo dalla diretta conoscenza dei fenomeni, ma anche da una constatazione logica. Si parla di mafia, ‘ndrangheta e criminalità organizzata e Granero constata: «Ci sono state le inchieste nel Ponente della regione, che sta letteralmente fibrillando. Genova ha i suoi problemi, come altre recenti inchieste hanno evidenziato. A levante certe presenze legate al crimine organizzato sono ormai verificate da anni». Ne scaturisce, appunto, quell’interrogativo che non può che essere retorico: «Savona è l’unica isola felice?». Il procuratore conosce la risposta, perché i suoi uomini hanno già iniziato a lavorare su alcuni filoni “caldi”. Anche se le indagini sulla criminalità organizzata hanno giocoforza tempi lunghi e le risposte non saranno immediate.
Ma ci sono anche carte di grande interesse investigativo. Come quelle che riguardano il componente di una “famiglia” che se ne è distaccato e ha denunciato più volte le attività sporche dei familiari.
Di fronte a un fenomeno che sembra assediare la provincia dai due lati e di alcune intuizioni investigative che già dai primi passi si sono dimostrate corrette, Granero ha preso la sua decisione. Organizzando alla procura della Repubblica di Savona un pool di investigatori che lavoreranno a tempo pieno sulla criminalità organizzata, sulle mafie, sui tentativi di infiltrazione nella politica, nella pubblica amministrazione, nell’economia locale.
Un gruppo interforze, uomini che hanno acquisito negli anni una specifica preparazione e che ora sono stati posti a lavorare fianco a fianco, con una precisa finalità: snidare mafiosi e ‘ndranghetisti sul territorio.
Il pool lavorerà su singoli reati (la lotta alle associazioni criminali in quanto tali rimane sempre, ovviamente, nelle mani della procura distrettuale antimafia di Genova) ma il varo rappresenta una svolta epocale nel controllo del territorio da parte dei magistrati e delle forze dell’ordine. Come dimostra anche la recente inchiesta (appena conclusa) condotta in prima battuta dalla procura di Sanremo sulla famiglia Pellegrino a Bordighera.
Qual è il raggio di azione in cui ha già cominciato a muoversi il pool savonese? Alcune linee sono già scandite nelle relazioni della Procura nazionale antimafia. La relazione del 2006 è stata poi sviluppata dal procuratore Anna Canepa, con una lunga nota pubblicata nel dicembre 2009. Spiega Anna Canepa: «Il fenomeno appare connotato da speciali note di concretezza con precipuo riguardo alla situazione nelle province di Savona (ove operano soprattutto le famiglie Fameli, Fazzari, Gullace e Fotia) e Imperia».
Parla, il magistrato, delle «sfera di interessi economici ruotante intorno alle varie anime della ‘ndrangheta presenti nella regione ligure». Le indagini iniziano a evidenziare come il fenomeno ‘ndrangheta si è concoslidato nel Savonese. Le “famiglie” mafiose godono di contatti eccellenti e hanno sempre mantenuto un profilo criminale molto basso, senza episodi clamorosi che potrebbero creare allarme sociale o attirare l’attenzione. Così tra le segnalazioni finite nelle mani degli investigatori ci sono anche i corposi dossier della onlus Casa della legalità.
Anna Canepa inserisce Savona tra le città della Liguria in cui sono strutturati e attivi i “locali”, cioè l’articolazione sul territorio in piccoli gruppi, della ‘ndrangheta. Demandando poi il compito di “camera di compensazione”, che organizza l’attività e dirime le controversie, al gruppo di Ventimiglia.
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