Siamo di fronte ad una nuova evoluzione della \’ndrangheta, ora usa il plastico, materiale esplosivo di devastante effetto capace di far crollare interi palazzi. Il plastico è stato ritrovato a seguito dell\’arresto di Nicola Acri avvenuto nella giornata di sabato. Pino Masciari è preoccupato, lo è per la sua Calabria e lo è da cittadino Italiano e dichiara: «Questo è un segnale che ci deve allarmare, per cui bisogna smetterla con questa lotta tra poveri, guerra mediatica e politica fatta di comparse in tv e sui giornali, perchè così facendo facciamo solo il loro gioco. C\’è bisogno di coesione, di unione delle forze per il bene comune, per il bene dei nostri figli, per l\’Italia e per gli Italiani. Il ritrovamento di questo arsenale ci fa\’ tornare alla memoria gli anni delle stragi del \’92 e del \’93. Vogliamo ripiombare dopo quasi vent\’anni nell\’incubo e nella paura? Ognuno faccia la sua parte, ma senza colori politici o interessi di altra natura, le mafie si sconfiggeranno solo se tra noi cittadini onesti vi sarà coesione, altrimenti tutto sarà inutile!»
Da: La Gazzetta del Sud:
\”Ritrovati esplosivo al plastico e detonatori I carabinieri indagano per smantellare la rete creata in Emilia Romagna dalla \’ndrangheta ionica
Esplosivo al plastico, capace di far crollare palazzi e ponti autostradali. Esplosivo micidiale che riporta alla memoria la strategia terroristico-mafiosa degli anni \’90. La \”dotta\” Bologna non s\’aspettava di diventare la base logistica d\’un clan della \’ndrangheta. Nicola Acri, 31 anni, inteso come \”occhi di ghiaccio\” aveva scelto la ricca Emilia Romagna per trascorrere una \”dorata\” latitanza\” e scoprire nuove frontiere d\’affari. Leggi l\’intero articolo….