(articolo 4 della Costituzione Italiana)
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
2013: L\’anno peggiore della storia dell\’economia italiana dal secondo dopoguerra. Le imprese mancano di incentivi , le tasse sul lavoro, sempre più pesanti, non danno possibilità di sblocco a questa situazione ormai da allarme rosso. Il problema disoccupazione però non ha età, anche se si continua a parlare di disoccupazione giovanile, il numero dei lavoratori ultracinquantenni è aumentato in maniera allarmante. Il mercato del lavoro chiuso, la mancanza di politiche che valorizzino le competenze e incentivino davvero le assunzioni, stanno scatenando una lotta tra poveri. La responsabilità di chi ci governa, è di agire in fretta, abbiamo di fronte una realtà che spaventa tutti. La percezione del futuro è pessimistica, e se al giovane si può ancora dire \”andrà meglio in futuro\”, a chi ha superato la soglia dei 45/50 anni e il futuro è ormai breve, cosa si può dire?