\”Non so più che dire, sono davvero spaventato e scosso per tutto quello che sta succedendo. Ormai quello dei suicidi sta diventando un bollettino di guerra e non mi resta che chiedermi: quando potrà mai finire tutto questo? Non passa giorno senza che avvenga un dramma legato a questa crisi che sta devastando il nostro Paese e l\’Europa intera. Chi può agisca in fretta, o non rimarranno che macerie\”.
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Fonte: La Repubblica – Un 49enne si è impiccato in un capannone industriale alla periferia di Salerno. Aveva perso il lavoro due anni fa in un\’azienda dove faceva il custode. Generoso Armenante, originario di Vietri sul mare, ha lasciato un biglietto per i familiari prima di togliersi la vita.
Secondo gli investigatori, la prospettiva di lasciare a giugno l\’appartamento nel centro commerciale dove aveva lavorato fino a un anno e mezzo fa lo angustiava, anche perché la moglie era disoccupata e i due figli vivevano ancora con la coppia.
Nel biglietto l\’uomo ha chiesto perdono per il suo gesto e ha spiegato le ragioni del suicidio. Armenante si è impiccato in un capannone in via Stefano Brun. La figlia ha avvisato la polizia, ma gli agenti non hanno potuto che constatare il decesso. Il licenziamento e poi lo sfratto avevano causato nel 49enne uno stato depressivo
A San Valentino di Torio, sempre nel Salernitano, un imprenditore, Angelo Coppola di 64 anni, si è ucciso stamane nella sua abitazione. Si è sparato una fucilata al petto nella casa in via Sottosanti, lasciando un biglietto: \”Mi uccido per problemi economici, non ho più commesse, ho paura di quello che mi aspetta di tasse\”.
Accanto a sé Coppola aveva la foto di una figlia morta due anni fa. Era sposato con tre figli, uno dei quali stava per sposarsi. Prima di uccidersi, Coppola ha fatto il giro del paese salutando i suoi amici.