Il comitato Amici di Pino Masciari di Reggio Calabria intende esprimere la propria solidarietà alla magistratura reggina per quanto successo la mattina di Domenica 3 Gennaio quando un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere dinnanzi al portone di ingresso degli uffici del Giudice di Pace di Reggio Calabria. Ci esprimiamo appositamente a dieci giorni di distanza poiché, consapevoli che presto i riflettori nazionali si sarebbero spenti e nessuno ne avrebbe più parlato, con il presente comunicato intendiamo, appunto, riproporre l\’attenzione su un fatto tanto grave quanto inquietante oltre che per chiedere chiarezza riguardo a quanto successo dal momento che alcune circostanze non ci sono abbastanza chiare e vorremmo capire se si tratti davvero di un \”avvertimento\” in pieno stile mafioso alla Procura Generale – dal momento che l\’ordigno e\’ stato piazzato davanti al portone del Giudice di Pace e non in quello della Procura generale – oppure se si tratti di un gesto isolato di un singolo frustrato per l\’evolversi a suo sfavore di un qualche procedimento pendente. La nostra solidarietà va comunque a tutti quei magistrati che giorno dopo giorno rischiano la vita semplicemente per fare il loro lavoro, perché hanno deciso che a prevalere debba essere lo Stato e non l\’anti-Stato, senza piegarsi a logiche perverse e criminali. Ma,nella provincia di Reggio, si stanno succedendo ultimamente avvenimenti che sanno di storico. Giorni fa, prima dell\’attentato alla procura Generale, ben 8 commercianti di Bovalino ( RC ) hanno deciso di denunciare i loro estorsori. A loro va il nostro grazie in quanto, cosi come già fatto da Pino Masciari in passato, hanno deciso di compiere semplicemente il loro dovere e ci auguriamo che essi siano d\’esempio a molti altri commercianti e imprenditori onesti che sono, però, soffocati dalla morsa del racket che la ndrangheta impone. L\’ultimo episodio inquietante, infine, è la rivolta dei migranti africani a Rosarno, i quali hanno deciso di scendere in piazza e protestare in seguito alle intimidazioni armate subite da alcuni di loro ad opera di picciotti delle cosche. Rivolta che ha suscitato clamore da parte dei media e di settori della popolazione locale, per via di alcuni eccessi dovuti alla rabbia degli schiavi contro i carnefici, ma che costituisce a tutti gli effetti una forma di ribellione contro la \’ndrangheta, l\’omertà e la cultura mafiosa. Non v\’è, infatti, dubbio che dietro le aggressioni ai migranti e le \”ronde\” allestite in questi giorni ci sia la mano delle cosche, come dimostrano i fermi di queste ore e le dichiarazioni del sostituto procuratore antimafia dott. Cisterna: \” A sparare agli immigrati sono stati sicuramente uomini della \’ndrangheta, per far vedere che sono loro a controllare il territorio. Quando la gente si e\’ sentita aggredita si e\’ rivolta ai mafiosi che sono stati costretti ad intervenire perché non possono perdere la faccia\’\’. Auspichiamo che a Rosarno torni la calma, ma non la \”pax mafiosa\” precedente alla rivolta. Chiediamo ai cittadini rosarnesi democratici e non collusi coi clan di prendere le distanze dai fomentatori di odio razziale e xenofobo, da coloro che hanno esposto striscioni inneggianti ai criminali che hanno sparato sugli immigrati, e che contribuiscano assieme alle altre forze sane della provincia di Reggio Calabria ad un rinnovamento culturale e sociale. Altresì, riteniamo che la magistratura e le forze dell\’ordine debbano concentrare tutti gli sforzi nella ricerca dei provocatori che hanno scatenato, con le ritorsioni sui lavoratori africani, queste giornate cariche d\’odio. Per concludere auspichiamo ancora una volta che lo Stato, nel quale abbiamo piena e cieca fiducia, si faccia carico di riportare l\’ordine sia all\’interno di un sistema perverso come quello affaristico-giudiziario-sanitario-criminale che soffoca Reggio, sia nella tutela di tutte quelle persone che, come Pino e come i commercianti di Bovalino compiono semplicemente il loro dovere di cittadini e sia, si faccia sentire, a Rosarno dove ancora una volta lo Stato ha dimostrato incapacità di gestione di situazioni critiche puntualmente risolte, però, dall\’antistato. Il Comitato Amici di Pino Masciari Reggio Calabria
I fatti di questi giorni sono davvero inquitetanti..ogni qualvolta che c’è silenzio sembra vada tutto bene..ma poi le situazioni esplodono,come in Calabria in questi giorni, e la storia si ripete e diventa sempre più tormentata e tesa..Sfruttamento, sopprusi ,ingiustizie…parole e fatti che echeggiano in continuazione da anni ormai…Grandi quegli uomini, come Pino e altri, che gridano a voce alta il vero senso dello Stato..la legalità e l’onestà..grande sostegno per loro sempre…per il coraggio di uscire dal silenzio ogni giorno…tanta gente sul vostro cammino ..un abbraccio ai Masciari tutti…anna
Auguro ai Pini una giornata di sole…
Baci tanti a Otti e Fra…Anna
la calabria senza ‘ndrangheta conviene a tutti!!!w i masciari
un saluto ed un abbraccio a Pino, Marisa, Francesco ed Ottavia..
simo
Notte bella per voi…bacini ai Masciari.a presto
Anna
Grande abbraccio allo splendido Pino e grande abbraccio a voi splendidi Masciari. Il mio pensiero è sempre con voi.
Riccardo