E\’ trascorso appena un anno da quando salpavo sulla nave della legalità, organizzata dalla fondazione Falcone, in commemorazione di \”Giovanni e Paolo\”. E rimane viva in me l\’emozione dello \”sbarco a Palermo\” con mille trecento ragazzi, che sulla nave avevano vissuto l\’esperienza toccante della lezione di Don Ciotti, quella del prefetto Trevisone e la mia testimonianza di vita.
E\’ passato il tempo nella consapevolezza che il ricordo del loro sacrificio, della loro sorprendente trasparenza , ti abbraccia più che mai, ti rinnova nello spirito, indicando una strada difficile ma percorribile , unica e saporita……..quella della Legalità.
Oggi più che mai è una esigenza ricostruire un pezzo di storia nel solco del senso della loro vita . Unita al senso di devozione degli agenti della scorta che insieme a loro restano i nostri eroi: Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo , Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Ancora e sempre grazie Falcone e Borsellino!
La mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere. il mio pensiero e la mia gratitudine va a i servitori dello Stato, alle loro famiglie che hanno vissuto il dramma della perdita dei loro cari.
Bisogna rimboccarsi le maniche, a partire dalle classi dirigenti, per non parlare della classe politica che va rinnovata completamente, dalle fondamenta. Solo così potremmo uscirne: tutti insieme, organizzando il coraggio\” diventando noi tutti “Padroni delle nostre vite”.