In questi giorni appena trascorsi ho avuto modo di nuovo di toccare con mano la vicinanza di tutti. Si sono susseguite le manifestazioni pubbliche di solidarietà, sui social, nella rete, sulle testate giornalistiche, che hanno accolto il mio comunicato e le numerose dichiarazioni di sostegno e di promozione di azioni concrete, finalizzate a bloccare questo immotivato provvedimento.
Sono davvero grato per l’affetto dimostrato a me e alla mia famiglia. È confortante osservare che su temi fondanti come la difesa dei valori quali la libertà, la legalità, la sicurezza, non c’è colore politico, non c’è appartenenza territoriale, cadono le differenze. Numerosi esponenti politici, in Parlamento, nei Consigli regionali, nelle amministrazioni locali, in modo trasversale, da Nord a Sud, hanno portato all’attenzione di tutti il procedimento di revoca della scorta nei confronti miei e della mia famiglia.
Anche alcune delle amministrazioni comunali, che mi hanno conferito la cittadinanza onoraria, stanno presentando richiesta di chiarimenti presso il Ministero dell’Interno e le Prefetture.
Ho direttamente interloquito con moltissimi di coloro che si sono fatti promotori di documenti e azioni a mio sostegno e sono tutti concordi nell’affermare che non si tratta di una battaglia personale, ma è per il bene di tutti, per la difesa della libertà di ciascuno, per il riconoscimento che prima di ogni altra cosa siamo persone e come tali meritiamo rispetto e dobbiamo essere trattate. Non mi stancherò mai di dirlo! La dimensione umana è fondamentale, sempre! Mai in nessun caso si può diventare e essere trattati come numeri di matricola! Il valore della vita di ogni singola persona non può essere messo in discussione. Mi auguro che la consapevolezza di quanto stiamo tentando di ribadire continuamente a gran voce, arrivi a chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza e il futuro di tutti.
Dopo questi doverosi ringraziamenti e riflessioni, devo però ancora una volta ripetere che, ad oggi, non mi è giunto alcun provvedimento che attesti la sospensione di quanto mi è stato notificato. Per questo vi chiedo, ancora una volta, di continuare a stare accanto a me, alla mia famiglia, a tutti coloro che si stanno adoperando per fermare una decisione avventata, che avrebbe il solo effetto di esporre me e la mia famiglia a rischi incalcolabili. La voce di tutti non può essere ignorata, soprattutto se è a difesa del bene comune e della costruzione di una società migliore, libera dallo strapotere della criminalità e delle sue collusioni.