Pino Masciari: Per chiudere in bellezza questo anno, disastroso da molti punti di vista, altri migranti sulle nostre coste. Questa volta è toccato alle coste Salentine con un cargo pieno di Siriani, 600 o più. L\’allarme era partito dalla Grecia ma chissà poi perchè, come sempre, la direzione è sempre l\’Italia. La mia non vuole essere una polemica contro questi uomini, donne e bambini che sfuggono da chissà quale disperazione e con un briciolo di speranza in cuore, ma più che altro vorrei capire cosa stia facendo la politica italiana ed europea per arginare questi sbarchi. Abbiamo un\’economia fragilissima, nascosta dietro ad un velato buonismo da parte di tanti politici che vogliono farci credere che tutto andrà bene e ci ritroviamo anche a dover, giorno dopo giorno, impiegare milioni di euro e persone in questi disperati eventi. E\’ un dovere aiutare chi è in difficoltà questi popoli che arrivano in Italia, ma è il modo giusto di farlo? E PER I MILIONI DI DISOCCUPATI ITALIANI, PRECARI, MENO ABBIENTI, IMPRENDITORI IN DIFFICOLTA\’, PENSIONATI……PER LORO COSA SI FA\’? NON E\’ ANCHE QUESTA UN\’EMERGENZA DA AFFRONTARE???
Arrivata a Gallipoli nave cargo con oltre 900 migranti siriani
Giallo per l’sos lanciato ieri al largo di Corfù, ipotizzata la presenza di pirati a bordo. La Marina Militare ha evitato una tragedia dovuta al blocco dei motori.
È approdata alle 3.15 nel porto di Gallipoli (Lecce) la nave Blue Sky M, carica di immigrati, che ieri aveva lanciato l’sos mentre navigava al largo dell’isola di Corfù. Erano 970 i migranti a bordo del cargo. Centotrenta sono stati ricoverati in diversi ospedali della provincia di Lecce. La nave, intorno alle 20 di ieri, è stata presa in consegna da sei uomini delle Capitanerie di porto di Gallipoli e Bari, calati dagli elicotteri HH139 dell’Aeronautica militare e EH101 della Marina, e poi condotta a Gallipoli. In totale a bordo erano presenti 970 persone. Quelle che erano in buone condizioni di salute sono state sistemate nelle palestre di tre scuole gallipoline, dove sono state rifocillate e sono stati forniti loro vestiti. Negli ospedali sono stati portati immigrati in stato di ipotermia e disidratazione, una decina di donne incinte, un cardiopatico e una persona con arti rotti, nonché una trentina di bambini che presentavano grave ipotermia.
Il giallo dell’sos
La vicenda del cargo battente bandiera moldava ha assunto i contorni del giallo. Carico di centinaia di clandestini siriani, ieri ha inviato un sos per la presenza sospetta di uomini armati a bordo per poi dirigersi verso le coste pugliesi. L’emergenza, la seconda nel giro di 48 ore nel mar Ionio, si è verificata non distante da quelle stesse acque dove domenica scorsa ha preso fuoco il traghetto della Norman Atlantic con una decina di morti, ma anche feriti e dispersi.
L’intervento della Marina Militare
L’imbarcazione, diretta inizialmente verso il porto di Rijeka in Croazia, ha lanciato l’allarme in mattinata. Dopo diverse ore l’allerta è rientrata e la nave ha cambiato rotta, puntando la prua verso l’Italia. A questo punto sono intervenuti gli elicotteri della Marina Militare e dell’Aeronautica. A bordo della nave sono saliti gli uomini della capitaneria di porto e della Guardia costiera che sono riusciti ad evitare che la nave impattasse contro la costa. A circa 3 miglia da Santa Maria di Leuca, infatti, i sei militari delle Capitanerie sono riusciti a far cambiare rotta alla nave nonostante il motore fosse bloccato. Il cargo ha fatto rotta verso Gallipoli, non senza problemi, anche sanitari. A bordo, tra le centinaia di clandestini, anche una donna incita alla quale si sono rotte le acque.
Pirati o avaria?
La vicenda resta dai risvolti ancora poco chiari, con i media che fanno le ipotesi più disparate, oltre all’ipotesi dell’avaria al motore anche quella della presenza di pirati a bordo. I primi a riferire dell’allerta sono stati i media greci. Dal cargo era infatti partito un sos che allertava sulla presenza di «sospetti uomini armati a bordo». Secondo alcune fonti la richiesta di soccorso poteva essere stata inviata da un passeggero o da una persona dell’equipaggio. Poi in un via vai di notizie tra loro contraddittorie altre fonti hanno parlato di problemi al motore e di alcune avarie di tipo meccanico. Media internazionali hanno poi riferito la possibilità che i clandestini siriani – tra i 400 e i 700 – fossero stati abbandonati dagli scafisti al loro destino, addirittura senza coperte, cibo e acqua. Altre fonti hanno addirittura scartato l’ipotesi dei clandestini a bordo. Di certo la nave per tutta la giornata è stata in balia del mare date le avverse condizioni meteo che imperversano nello Ionio, con i venti che soffiano a 50 km l’ora. Nel pomeriggio le autorità greche hanno inviato in zona una fregata ed un elicottero della marina insieme a due imbarcazioni della polizia portuale. Una volta giunte sulla nave e dopo averla ispezionata, le autorità elleniche hanno concluso che il cargo non aveva alcun problema meccanico e «nulla di sospetto a bordo». Poi il repentino cambio di rotta del mercantile, non più verso la Croazia ma verso le coste pugliesi. A quel punto è intervenuta la guardia costiera italiana, che, una volta a bordo della nave, ha potuto costatare che il motore in effetti era bloccato ed evitare il peggio.
[fonte: lastampa.it]