\”E ci risiamo! Un\’altra volta! Case sommerse, automobili rovesciate e semiaffondate nell\’acqua, fiumi di fango e detriti che piombano sulla gente trasformando interi paesi in inferni. E morti, morti, ancora morti e dispersi. Guardo le terribili immagini che scorrono in televisione, e mi chiedo come sia possibile che nel 2011 in Italia, una delle (presunte?) potenze mondiali, si possa morire sotto i detriti delle alluvioni.
L’italia è il paese delle emergenze del giorno dopo.
Il dissesto idrogeologico è una novità? Di quanti morti abbiamo bisogno ancora? Non sono queste le vere priorità del paese? Perché non affrontiamo seriamente temi quali la sicurezza delle abitazioni, gli argini dei fiumi, le politiche di tutela del territorio? Adesso è il momento dei cosiddetti esperti che parlano, dicono che l\’avevano detto, che tutto era previsto…Ma se tutto era previsto perché siamo qui a fare la conta dei morti?\”