Un’assemblea d’istituto congiunta per parlare di mafia e di giustizia, di omertà e di coraggio.
E’ quanto hanno organizzato, lo scorso venerdì, gli studenti del liceo scientifico Ferrari di Borgosesia e dell’Istituto Superiore D’Adda di Varallo Sesia in sinergia con il locale presidio di Libera.Al cineteatro Lux di via Giordano è stato dapprima proiettato “Fortapàsc”, un film dell’anno scorso diretto da Marco Risi e interpretato da Libero De Rienzo che narra la vicenda del giovane giornalista de “Il Mattino” Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985.
Dopo la proiezione, e con le parole di Siani, «Quella pioggia poteva fare pulizia, ma anche la pioggia a Torre Annunziata diventava subito fango”, lasciate campeggiare sullo schermo per tutta l’assemblea, è salito sul palco Pino Masciari, imprenditore e testimone di giustizia calabrese che dal 18 ottobre 1997 è sottoposto assieme alla moglie e ai suoi due figli ad un programma speciale di protezione per aver denunciato l’ndrangheta e le sue insospettabili collusioni politiche, giudiziarie e sociali..
A tratti commovente la sua testimonianza: «La cosa che fa più male è la preoccupazione della folla per gli arresti dei boss. Ancora recentemente, alla cattura di un latitante, c’era qualcuno che si chiedeva chi avrebbe garantito la pace. Nel 1994 ho licenziato tutti i miei operai e iniziato a fare i nomi dei malavitosi, a raccontare i fatti, ad aprire uno squarcio di sereno. A tutti dico di organizzare il coraggio, di farsi forza e denunciare. Lo stato siamo tutti noi! E’ vero, ho avuto tante privazioni, ma io sono nato libero».
I ripetuti e sentiti applausi, ma anche le acute domande degli studenti, hanno condotto alla chiusura una lezione di libertà e di civiltà che difficilmente i presenti potranno scordare.Attorno a Pino Masciari e alla sua famiglia si è mobilitata un’ ampia fetta dell’opinione pubblica italiana, sensibilità a cui ogni giorno è possibile aggregarsi tramite il blog dei suoi amici www.pinomasciari.org. Perché «ogni persona che viene a conoscenza della mia storia mi allunga la vita di un giorno».
Masciari, inoltre, è cittadino onorario di numerosi centri della penisola e chissà che un giorno, all’elenco, non si possano aggiungere anche Borgosesia e Varallo Sesia.
http://www.pinomasciari.org/
ciao Pino, ti aspettiamo a Empoli il 22 maggio! un forte abbraccio.
Si.Pino.cittadino del mondo…Bravi ragazzi!!!…
..”I PINI non si piantano” in un vaso piccolo piccolo. Non basta….ma in un terreno grande e rigoglioso…..per un mondo più pulito…e giusto…Tanti semi ovunque…Avanti Pino…
vi voglio bene
Baci tanti a Otti , Francescomio…e Marisa..
Anna
Noi non ti dimenticheremo Pino… grazie ancora…