\”Ne sento parlare da mesi: spending review! Revisione della spesa, contenimento dei costi…chiamiamola come vogliamo. Io non credo che sia solo una questione di spendere meno, anzi: credo sia necessario spendere semplicemente meglio. Molto meglio.
Via gli enti inutili, ma sul serio! Via le poltrone che servono solo ai trombati dalla politica! Basta alle auto blu date a chiunque! Questo è spendere meno; invece per spendere meglio basta guardarsi intorno e vedere quanti giovani disoccupati hanno rinunciato addirittura a cercare un lavoro: investiamo nelle scuole di specializzazione, nell\’università e nella ricerca. Ciò che stiamo scialacquando nel presente lo dobbiamo investire nel futuro del nostro Paese e dei nostri giovani\”.
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Fonte: TGCom – l debito pubblico italiano ad aprile ha toccato un nuovo record, attestandosi a 1.948,584 miliardi di euro, in aumento rispetto al record storico toccato a marzo (1.946 miliardi). E\’ quanto risulta dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d\’Italia dedicato alla Finanza pubblica. Nel mese di aprile del 2011 il debito pubblico ammontava a 1.889,6 miliardi di euro.
Il debito pubblico italiano risulta in aumento, rispetto alla fine del 2011, di 50,709 miliardi di euro.
E\’ da ricordare che il riferimento è per lo stock di debito, mentre il dato utile per Bruxelles non è quello assoluto ma il rapporto tra debito e prodotto interno lordo.
I Btp a tre anni volano al 5,30%
Balzo dei rendimenti nell\’asta di Btp a 3 anni. Il Tesoro ha venduto titoli con scadenza marzo 2015 per complessivi tre miliardi, massimo ammontare prefissato, ma i tassi sono saliti al 5,30% dal 3,91% dell\’analoga asta di maggio, segnando un massimo da dicembre.
Dopo l\’asta, il differenziale tra i titoli tedeschi e il Btp decennale si colloca a quota 475 punti, con un rendimento del 6,2%.
I titoli spagnoli schizzano al 7%
Tocca la soglia critica del 7% il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni sul mercato secondario. Questo livello, secondo gli esperti, è considerato insostenibile nel lungo termine. Intanto la Commissione Ue replica con una nota alla decisione di Moody\’s di abbassare il rating spagnolo. \”La Spagna sta reagendo alla crisi, ma il processo per riguadagnare la fiducia dei mercati – sottolinea la Commissione – richiede tempo\”.