Sono molto preoccupato, Amiche e Amici. Davvero tanto. Il Capo della Procura Antimafia di Reggio Calabria, Cafiero de Raho, non esclude la presenza in Calabria di una vasta area contaminata dai rifiuti sversati dalle mafie. De Raho, che viene dall\’Anticamorra, è persona di grande esperienza e di non comune fiuto investigativo.
Il rischio è più che fondato, perché ci sono aree nella mia terra in cui l\’indice tumorale è davvero elevato. Dobbiamo fare presto, a questo punto. Già negli anni passati, importanti inchieste giornalistiche hanno evidenziato la sofferenza ambientale di territori abbastanza ampi: pensiamo alla Sibaritide, al Crotonese, alla Piana di Gioia Tauro, senza dimenticare il Tirreno cosentino.
L\’affare rifiuti è troppo grande per non aver stimolato la \’ndrangheta a fare quattrini. Vigliacchi! Hanno avvelenato tutto. C\’è solo una cosa che mi lascia di stucco, in Calabria e in tante zone del Sud: l\’assenza di risposta della società civile. Silente, maledettamente silente.
Dobbiamo reagire. Chi sa, parli. Dica qualcosa, favorisca le indagini. La Calabria come la Terra dei fuochi: non aspettiamo che la puzza ci risvegli quando è troppo tardi. Ha ragione il mio amico Pino Aprile, nel suo Il Sud puzza, quando parla di storia di vergogna e di orgoglio. Dobbiamo vergognarci, ma provare anche a reagire. Io ho denunciato senza guardare in faccia a nessuno: adesso tocca ai meridionali. Coraggio!
Il futuro dipende da Noi. Smettiamo di delegarlo alle mafie. Ritorniamo ad essere cittadini sovrani, come ha insegnato Don Milani.
Fonte: Corriere della Calabria – http://www.corrieredellacalabria.it/stories/cronaca/20791_cafiero_de_raho_sono_convinto_che_c_una_terra_dei_fuochi_anche_in_calabria/