Pubblichiamo di seguito la lettera di un Carabiniere calabrese, a tutti gli effetti “Amico di Pino Masciari”. Vogliamo esprimere tutta la gratitudine che ci lega alle Forze dell’Ordine e in particolare ai Carabinieri che, con coraggio e determinazione lontani dalla ribalta, ogni giorno, combatto le mafie e si prendono cura della sicurezza di coloro che, come Pino Masciari, sono in pericolo di vita per aver denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni ai massimi livelli. Non dobbiamo mai dimenticare il sacrificio di questi uomini e l’impegno che mettono nel loro lavoro, si tratta di persone eccezionali, donne e uomini dotati di grande senso del dovere, dello Stato e, come in questo caso, di straordinaria sensibilità. Ancora una volta li vogliamo ringraziare pubblicamente.
Signor Pino Masciari, sono un Carabiniere Calabrese che ha avuto la fortuna di conoscere una persona come Lei e di aver condiviso con Lei una bellissima cena avvenuta nel mese di aprile del 2003 presso la Stazione Carabinieri di Sant’Onofrio, dove giovanissimo carabiniere prestavo servizio sotto la guida del Grande Maresciallo CANNIZZARO.
Ho appena finito di leggere il suo libro, regalatomi da un amico che ha partecipato al convegno da lei tenuto in Aosta, e praticamente per me è stato come ripercorrere, non solo i due anni di servizio in Calabria, ma soprattutto quella parte di giornata che ha trascorso con noi tra un impegno e l’altro, dove non ho mai dimenticato e mai dimenticherò le sue parole a fine serata, quando nel ringraziarci disse: “non tanto per la cena ma per il fatto che oggi dopo tanti anni ho vissuto una serata di VITA NORMALE insieme ad Amici.”
Oggi, sempre più, sono convinto della mia scelta lavorativa e vivo con la speranza che molto persone seguano il suo esempio, in modo tale da poter vedere la nostra Calabria come una terra dove qualsiasi cittadino possa vivere liberamente.
Un abbraccio,
P. Z.